Magazine Società

Il mio paese qualunquemente

Creato il 12 giugno 2011 da Funicelli

Un paese dove vige la legge del più forte. Dove per ottenere qualcosa devi chiederla come favore da ripagare poi, e non come diritto.
Un paese dello scempio contro l'ambiente dove il cemento è visto come progresso e civiltà. E dove la cultura è invece qualcosa che sa di vecchio e inutile.

Un paese dove lo stato o non c'è, o sta dalla parte del più forte. Le tasse, i controlli della finanza, i vincoli ambientali, le regole per la sicurezza nei posti di lavoro … tutte cose che intralciano lo sviluppo e il progresso.
Meno leggi, meno stato, meno controlli.
Una guarda il film di Albanese “Qualunquemente” pensando di vedere un film comico e poi si ritrova davanti la parodia nemmeno troppo artefatta di tanti lorsignori: di fronte al ragioniere“le tasse, se le paghi un volta anche solo per provare, poi finisce che le paghi sempre” .

L'insegnamento al figlio: “Non devi metterti il casco, senno pensano che sei timido”.
Il comizio: Cosa pensi di fare per i bisognosi? Una beata minchia!!
E il discorso elettorale pieno di promesse sul taglio di tasse, Ici, multe? Dov'è che lo già sentito? Forse a Milano, nella passata campagna elettorale.
Oggi c'è la possibilità, col voto ai referendum, di mettere un punto fermo: contro questo paese dei
Qualunquemente.

PS L'ultima inchiesta di Report, stasera parlerà dei soldi: come vengono impiegati i nostri risparmi dalle banche e che flusso seguono i nostri soldi, dalle banche alle assicurazioni, ai fondi pensione.
E poi di altri intoccabili: l'intervista a De Santis (non quello del film) quello della Cricca nella Protezione civile, come è andata a finire col cavaliere Tanzi.

Infine un documentario in esclusiva sulle torture dei soldati dell'ex alleato Gheddafi nelle loro azioni contro i ribelli.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :