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Il mio piccolo piange: sono le coliche del lattante

Creato il 15 gennaio 2014 da Antonioriccipv @antonioricci

Quando un piccolo bambino piange spesso, nel corso della giornata, si pensa subito giustamente alle coliche infantili o del lattante.

Va prima di tutto detto che ogni bambino nei primissimi mesi di vita trascorre parte della sua giornata piangendo “fisiologicamente”.

I motivi sono tutt’altro che chiari e spesso non è possibile metterli in relazione con alcuna anormalità o disagio fisico. Il pianto, del resto, rappresenta l’unico strumento che il bambino può utilizzare sia per esprimere i suoi bisogni, quali la fame e la sete, sia per manifestare la stanchezza e il dolore.

Il mio piccolo piange: sono le coliche del lattante

Il pianto che accompagna la colica si riferisce a un dolore addominale acuto e improvviso, prevalentemente

serale, accompagnato da agitazione, arrossamento del volto, addome teso, flessione degli arti inferiori sull’addome e meteorismo, fino all’emissione di gas.

Le coliche infantili sono uno dei disturbi più comuni nei primi mesi di vita e costituiscono spesso un motivo di allarme e preoccupazione per molti genitori che davanti al pianto inconsolabile del proprio bambino non sanno quali provvedimenti adottare.

Si tratta di un disturbo che si risolve da solo nella maggior dei casi entro il III-IV mese di vita, ma rappresenta anche il primo problema con cui si confrontano i genitori che spesso tendono ad amplificarne la percezione.

Le crisi di pianto, che di solito insorgono già nelle prime settimane di vita, presentano un’ampia variabilità di caratteristiche e di durata. Il vero problema è capire se si tratta di un pianto fisiologico (da fame o da mancata evacuazione), di una semplice colica infantile oppure di un pianto causato da malattie organiche.

Capire che si tratta di un colica infantile e non di una colica che ha come causa una malattia organica è compito del pediatra.

Fatto questo passaggio la cosa più importante è stare tranquilli e non spaventarsi di fronte ad un pianto spesso inconsolabile, i piccoli bambini sono molto sensibili di fronte al disagio familiare, lo avvertono subito.

Alcuni semplici accorgimenti possono contribuire a dare sollievo al piccolo paziente:

  • ridurre al massimo gli stimoli esterni (luce, rumori);
  • verificare che il bambino abbia evacuazioni regolari;
  • consolare e cullare affettuosamente il piccolo con movimenti ritmici, praticando eventualmente un leggero massaggio all’addome in posizione prona.
  • evitare errori nell’alimentazione del bambino (pasti troppo abbondanti o troppo frequenti).
  • non mettere il piccolo in posizione orizzontale subito dopo il pasto, ma tenerlo in posizione eretta per almeno mezz’ora per favorire lo svuotamento dello stomaco.

Tra i farmaci sicuramente può essere usato Il simeticone, farmaco antimeteorico.

È ben tollerato e riduce il meteorismo senza effetti collaterali.

Va detto che non funziona in tutti i bambini ma solo in una piccola parte di loro.

Altri farmaci che possono essere usati sono i fermenti lattici contenenti il lactobacillus reuteri.



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