È da marzo 2013 che ogni mercoledì mi reco al Centro dove studio e pratico shiatsu solitamente il lunedì, per fare pratica zen con altre persone. L'ho conosciuto grazie al mio Maestro il quale ogni tanto, se si trattava una lezione shiatsu molto impegnativa, per tenerci concentrati sul momento presente ci faceva sedere sugli zafu qualche minuto a gambe incrociate rivolti verso muro, fermi immobili.
Ogni volta che lo facevo a lezione mi sentivo diversa, più presente, nonostante i minuti per stare seduta fossero pochi. Mi sono informata meglio sulla pratica del mercoledì e, come ho già scritto, da marzo 2013 ho cominciato a frequentare la pratica vera e propria. Dopo qualche mese mi sono fatta fare da mia madre su misura il gi, la "divisa" tutta nera da indossare durante la pratica, e in seguito ho comprato lo zafu.
E' tutto nero, con a lato una fascetta bianca su cui ho scritto il mio nome in giapponese. E' riempito con del kapok e ogni tanto bisognerebbe aggiungerne dato che col tempo tende ad abbassarsi... e il mal di schiena conseguentemente si fa sentire...
Il mio zafu
Lo zafu solitamente si usa anche durante i trattamenti shiatsu, ma quello che si usa nella pratica zen non lo si usa per nient'altro... solo per la pratica. Quando lo porto con me deve essere avvolto in un furoshiki, un fazzoletto di seta nera di circa un metro per un metro.Il mio zafu avvolto nel furoshiki
Pubblicato da: Elena Bevini - Modena
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