E’ ufficiale: i taccuini sbarcano a Piazza Affari. Borsa italiana ha dato il via libera alla quotazione di Moleskine.
Le azioni della società produttrice dei block notes resi famosi da Bruce Chatwin, Vincent Van Gogh, Pablo Picasso ed Ernest Hemingway, sono state ammesse alle negoziazioni nell’Mta (Mercato telematico azionario) sponsorizzate da Mediobanca. L’Ipo di Moleskine è attualmente in fase di pre-marketing: secondo uno dei gestori, il road show, ovvero la fase di promozione del titolo, dovrebbe iniziare lunedì 18 marzo, mentre per l’esordio in Borsa si dovrà aspettare il 3-4 aprile.
La storia di Moleskine è un piccolo esempio di come un progetto forte e creativo, con una buona dose di lungimiranza e un po’ di rischio, possa resistere e anzi continuare a crescere nonostante la crisi. Il taccuino nero, amato da scrittori e creativi, è negli anni diventato un vero e proprio oggetto di culto, scelto per custodire schizzi, appunti, pensieri e suggestioni.
La vita della celebre agenda sembra terminare nel 1986, quando la piccola azienda a gestione familiare di Tours, in Francia, cessa definitivamente la produzione. Fino al 1997. Quando Francesco Franceschi e Mario Baruzzi di Modo&Modo, piccolo casa edititrice milanese, riporta in vita il leggendario taccuino.
Ma ecco il colpo di genio: chiamarlo Moleskine, nome datogli nientemeno che da Chatwin, uno dei suoi massimi estimatori e che letteralmente significa pelle di talpa, alla quale assomiglierebbe la copertina. Le cinquemila copie iniziali diventano in breve a dieci milioni, distribuite in sessantuno paesi. Vendere perchè c’è troppa richiesta? Quando un brand ha successo può accadere anche questo. E nel 2006 infatti la piccola azienda milanese viene acquistata (ma Franceschi detiene ancora il 10 per cento) da una “collega” francese. Per 150 milioni di euro.
Un culto e un’attenzione internazionali che ha spinto la società a produrre anche quaderni, agende, borse, strumenti per scrivere, oggetti per leggere. Perchè Moleskine continua a piacere, in tutte le sue forme. Una delle domande più comuni da parte degli appassionati è anche la più semplice. Come si pronuncia. Nel sito si legge: “La risposta è: non c’è una risposta prestabilita. Moleskine è una marca dall’identità nazionale indefinita. Ed è così che ci piace”. E’ così che piace e che si spera piaccia anche ai mercati.
Alexis Paparo