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[Il mistero della porta accanto] LE PIRAMIDI DI TERRA

Creato il 26 settembre 2011 da Queenseptienna @queenseptienna

Il vostro vicino di casa, appena rientrato dalle vacanze sulle Alpi, vi invita a vedere le fotografie delle piramidi?

Tranquilli, non si sta prendendo gioco di voi, ma vuole mostrarvi le piramidi di pietra, strutture naturali presenti lungo l’arco alpino, la cui suggestiva forma è alla base di numerose leggende.

È il caso dei piemontesi CICIU DEL VILLAR, formazioni litiche della riserva naturale del Parco dell’Alte Valle Pesio e Tanaro, nei pressi di Cuneo.

Si tratta di funghi rocciosi il cui “cappello”, che può arrivare a misurare 8 metri di diametro, è di gneiss, una roccia metamorfica, sedimentaria, resistente all’acqua e caratterizzata dall’alternanza di bande minerali chiare e scure, mentre il “gambo”, che può raggiungere i 10 metri di altezza e i 7 di diametro, è costituito da una miscela friabile, formata al 90% da limo e sabbia e al 10% da argilla, cementata da una matrice ricca di ferro e responsabile del caratteristico colore rossastro.

Si ritiene che questi elementi si siano formati al termine dell’ultima era glaciale per l’esondazione, conseguente al disgelo, del torrente Faussimagna, che avrebbe portato a valle un’enorme quantità di detriti ricchi di sostanze ferrose erosi dalle pendici del Monte San Bernardo.

Successivamente, massi di colore più scuro avrebbero ricoperto il terreno alluvionale, rotolando a valle a causa di frane e terremoti. Nel Pleistocene violenti movimenti tettonici avrebbero, poi, provocato un improvviso innalzamento del suolo, esponendolo all’azione erosiva degli agenti atmosferici: le parti sovrastate dai sassi sarebbero state protette dalla presenza di questi “ombrelli” naturali, dando  forma a questi massi erratici sorretti da colonne di terreno.

Non la pensa così la tradizione popolare.

Secondo la leggenda, infatti, i ciciu, termine che in dialetto piemontese significa “fantoccio, pupazzo”, sarebbero dei soldati romani tramutati in pietre da San Costanzo.

Si narra, infatti, che durante la persecuzione dei cristiani, messa in atto dall’imperatore Diocleziano nel 300 d. C, San Costanzo, un legionario della legione “Tebea”, stanco di fuggire davanti ai soldati che lo inseguivano per ucciderlo, alle pendici del monte San Bernardo si voltò e, fronteggiandoli, disse: “O empi incorreggibili, o tristi dal cuore di pietra! In nome del Dio vero vi maledico. Siate pietre anche voi!”.

Davanti ai suoi occhi gli invincibili legionari divennero i monumenti di pietra che ancora oggi possiamo ammirare. Peccato, però, che altri soldati romani fossero sulle sue tracce: la testa del martire rotolò tra i castagni del monte San Bernardo, trovando così l’aureola della santità.

Altre piramidi di pietra si possono ammirare anche in Liguria, Lombardia e Trentino Alto Adige.

LE PIRAMIDI DI SEGONZANO, in Trentino, sono più alte di quelle piemontesi, potendo raggiungere i 20 metri, e , per questo motivo, più che funghi ricordano le guglie di una cattedrale gotica o i camini delle case, come i camini delle fate in Cappadocia.

Anche in questo caso il folklore narra di un’origine miracolosa: nella notte dei tempi la Val di Cembra era abitata da folletti maligni, totalmente indifferenti e irrispettosi della bellezza della natura che li circondava. Gli dei, stanchi del loro comportamento, decisero di punirli severamente, trasformandoli in quelle pietre immote, costrette a vegliare sulla valle che non avevano saputo rispettare.

Una punizione divina starebbe all’origine anche DELLE PIRAMIDI DI TERRA DELL’ALTOPIANO DEL RENON, poco lontano da Bolzano: il canalone dove ora è possibile ammirare queste meraviglie, tanto tanto tempo fa era un bellissimo campo, che i contadini del maso coltivavano per sostentare il parroco del paese di Collepietra. Un giovane contadino, un giorno, rifiutò di versare il dovuto al vecchio priore. Ne nacque una controversia legale, che, grazie alle sue dichiarazioni mendaci, il villico risolse a suo favore.

Ma la sera stessa del verdetto, mentre il giovanotto si addormentava felice nel suo letto, nuvole cariche di pioggia si distesero nel cielo. Scoppiò una tempesta terribile che, fino all’alba, flagellò Collepietra.

Al sorgere del sole il ragazzo si affacciò sull’uscio di casa per andare a falciare il prato dell’inganno, ma davanti a lui si apriva un abisso profondo nel quale si ergevano le giganti piramidi di terra.

Fonti:

http://it.wikipedia.org/wiki/Riserva_naturale_speciale_dei_Ciciu_del_Villar

http://www.fabiovassallo.it/ita/valdicembra/piramidi.html

http://mammagiramondo.blogspot.com/2009/04/le-piramidi-di-terra-del-renon.html

 


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