Stamattina, correndo, non avrei mai immaginato che il governo Monti, sin qui sufficiente, declinasse-picchiata così in fretta. L’aumento dell’Iva castra ogni possibile crescita di qui al 2050. Il quadro è foschissimo. Nemmeno Ammaniti (spettacolare il racconto sul pompino, perché è di questo che si deve parlare nel giorno in cui la notizia meno tragica – c’è pure Schettino che impugna la “giusta causa” – è Grillo che sostituisce Frizzi a Scommettiamo che attraverso lo stretto) ne avrebbe saputo dipingere uno di cotale declino.
Con il calo dell’Irpef mi danno gli spiccioli ma me li ritolgono con gli interessi aumentando i prezzi. Fine dei consumi, fine del sogno, fine dei Professori (il compitino lo devono fare gli studenti, non loro). Morale: torno a leggere.
Se Angela Milano, studentessa al terzo anno in odontoiatria, avesse fatto un pompino a Robbi Cafagna tutta questa triste vicenda non sarebbe mai avvenuta e io non starei qui a raccontarvela. Ma una sorte amara volle che proprio quel pomeriggio Angela, dopo una lunga discussione con l’amica del cuore Verdiana Ceccherini, decise di cessare, almeno per un po’, quest’antica pratica orale che, a suo giudizio, rischiava di definirla solo per una delle sue innumerevoli qualità.