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il mondo che non finisce

Creato il 22 dicembre 2012 da Hydepank

Il mondo non è finito, ma si sapeva. Quello che non ci si aspettava è quello che accade davvero, giorno dopo giorno. Nel 2012 la crisi ci è saltata addosso e punta dritta alla giugulare. A sentire le notizie che arrivano, almeno in Toscana il disastro sembra ormai imminente. Non possono chiudere tutte le aziende, ma se alcune sono costrette a chiudere per inadempienze di Enti Locali e megabanche, l’allarme diventa massimo, perché si tratta proprio di quei clienti che uno pensa siano i migliori del pacchetto, quando va a preparare il suo forecast di povero illuso per l’esercizio successivo. Chiudere un’azienda è un passaggio lungo e penoso, difficile e pericoloso. Ne ho appena subito le conseguenze, anche sotto forma di danneggiamenti intimidatori. Il peggio è che poi si deve restare fermi ancora per un po’, prima di potersi rimettere in gioco. E se non si sta a testa a bassa a lavorare, quello che si vede è brutto. Ieri si è dimesso Monti: idealmente il Paese si presenta al giro di boa di fine anno decapitato, con il mostro populista che ha divorato il paese che passa, assetato di sangue, da una diretta televisiva all’altra, pronto a scatenare l’offensiva finale e disposto a tutto pur di salvare se stesso. Oscuri presagi per l’anno che verrà… Ma non potrà essere peggio di quello che finisce, si dovrà arrivare all’inversione di tendenza.


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