Magazine Consigli Utili

Il mondo che vorrei

Da Enjoylife
Qualche tempo fa ho letto un post di Lucia de La Balena Volante che era la recensione di un libro di poesie in rima.
Mi ha subito incuriosito perchè le poesie in rima mi piacciono molto, penso che abbiano un ritmo musicale e leggerle  mi dà la sensazione di un suono circolare, cadenzato e melodioso che placa la mente, quasi una ninna nanna!
Il valore aggiunto, per me, di queste poesie è che sono vegan e che i proventi di questo libro sono destinati a sostenere il canile di Milano, seriamente danneggiato dalle ultime esondazioni. 
Perciò non potevo che seguire il suggerimento di Lucia ... l'ho ordinato e qualche giorno fa mi è arrivato a casa.
Il mondo che vorrei
E, complimentandomi con le persone che hanno dato vita a questo progetto, è nata l'idea di parlarne qui sul blog, perchè iniziative come questa meritano sicuramente di essere divulgate ... forse sono piccole azioni ma, come mi ha detto Pompea Gualano, ideatrice del libro, questi "sono piccoli sassi, ma tanti sassi si sa deviano anche i fiumi più grandi". 
E questo Mondo ha decisamente bisogno di deviare il fiume di indifferenza, sfruttamento, crudeltà, cinismo, specismo e morte!
Il libro è molto bello, una vera chicca ... i concetti vegan esposti attraverso le poesie in rima e le belle illustrazioni mi hanno davvero incantato :-)
Il mondo che vorrei
I temi trattati nel libro sono quelli etici, dall'abbandono dei cani allo sfruttamento animale nei circhi e nei delfinari, dalla caccia alla vivisezione, dall'alimentazione alle pellicce.
Il poeta è Vincenzo Piccolo, che si definisce "un sognatore, uno di quelli che hanno sempre gli occhi aperti al mondo colmi di speranza". Ovviamente è vegan e della sua scelta dice "Essere vegan è il regalo più bello che potessi trovare sotto l'albero della vita, peccato solo non aver fatto prima questa scelta."
Ogni poesia è illustrata con disegni molto belli, realizzati da Alessandra Conte, Marina Lecchi, Rita Spàngaro e Alice Pizzuti, sei anni, figlia di Rita  ^_^
Per scrivere questo post ho chiesto a Pompea di raccontarmi come è nata l'idea del libro ed ecco il suo racconto:
"Diciamo che è partito tutto da una mia intuizione e scouting. Avevo notato i post di Vincent il Vincent Piccolo sulla pagina VEGANI A MILANO, fatti di poesie leggere, in rima baciata che, nonostante la loro musicalità e levità, affrontavano di volta in volta temi duri, come gli allevamenti, la caccia, il circo con gli animali e cantava (perché molte delle sue poesie sono davvero musicali, dal ritmo a volte hip hop, a volte rap) con semplicità e orecchiabilità la scelta di tutti noi, cioè di considerare tutti gli animali, indistintamente, più che nostri simili, nostri fratelli e non accettiamo che siano torturati e sfruttati.In un paio di mesi, forse meno, l'ho contattato per proporgli un progetto editoriale differente da quello al quale saremmo approdati dopo circa meno di un anno, un progetto per ora chiuso in un cassetto, ma ancora scalpitante e che forse Vincenzo Piccolo (il vero nome del poeta) porterà a termine, glielo auguro.Rimaneva la sua prolifica produzione di poesie vegane - animaliste che meritavano, a mio avviso, di uscire dal mondo virtuale e impalpabile del social network e di venire diffuse il più possibile.Avevo inviato nel frattempo alla mia amica del cuore, l'amica dell'università e delle scorribande estive, l'amica che mi aveva indirizzata e istruita definitivamente verso la scelta etica del veganesimo, una delle poesie di Vincenzo: IL FREDDO DELL'IGNORANZA, sull'uso di pellicce in cui si menzionano anche Pinocchio, il Gatto e la Volpe, la storia che più di tutte le altre aveva segnato la mia infanzia e la mia fantasia di bambina sognatrice. Lei, Rita, me la rimanda illustrata, il resto è stato facilissimo e venuto quasi spontaneamente: coinvolgere altre due ragazze vegane, Marina e Alessandra, che sapessero disegnare e che interpretassero con la loro empatia e sensibilità una selezione di poesie di Vincenzo.Non sembrava facilissimo all'epoca estrapolare venti poesie di temi diversi dalle circa 300 poesie che nel frattempo erano nate al momento in cui avevo definito meglio la struttura della raccolta, ma anche quello si è risolto naturalmente, la selezione la hanno fatta le illustratici (alle quali si è aggiunta la figlia 5 enne di Rita) e che, in tempi record, ha illustrato quattro poesie di temi differenti.Alessandra, Marina, Rita e Alice, meriterebbero ognuna di loro una scheda a parte, tanto sono interessanti ed emblematiche le loro vite. Come, ognuna di loro, pur svolgendo una vita normale, fatta di lavoro e impegni, sia ugualmente impegnata e attiva nella diffusione di abitudini di vita etiche e a salvare qualche animale da incuria e maltrattamenti. Alessandra ospitando di volta in volta animali diversi ed entrando spesso in conflitto con vicini poco "tolleranti", Rita adottando cani e gatti con storie difficili alle spalle, Marina prendendosi cura di animali problematici anche lei e salvando nelle campagne padane animali a rischio morte per inedia e freddo, Alice (la bimba di 6 anni adesso), col suo esempio - e lotta anche - nelle scuole italiane di bimba 100% veg dal concepimento, sana, forte e intelligente.

Tutto il libretto è permeato di questa voglia di giustizia per gli animali, di questo amore continuamente offeso e vilipeso da una società che continua a trattare e usare gli animali come oggetti, prodotti su cui speculare senza alcun rispetto per la loro vita, la loro anima, i loro sentimenti. Questo libro ha preso forma spontaneamente, dal cuore di tutti noi che vorremmo un mondo differente, in cui gli animali possano essere ascoltati e capiti, rispettati e amati. Nel frattempo, come recita la poesia a chiusura della raccolta, illustrata da Alice, attraverso le poesie di Vincenzo, abbiamo voluto parlare per loro:

PARLA PER ME 
Parla per me, perché non posso farlo,
ho in testa un pensiero, più simile ad un tarlo.Parla per me, usa pure le tue rime,per me, fossi un uccello, sarebbero mangime.Parla per me, con questo inchiostro nero,dei versi, io mi sento, fidatissimo scudiero.Parla di te, di te che sei invincibile,perché se sai che ha avuto occhi,tu sai, che non è commestibile.Parla di noi, di noi senza ritegno,che sul pianeta terra, vogliam lasciare il segno. Vincent
Il mondo che vorrei
"Sono una bambina di quasi sei anni e non mangio gli animali. Maialini, pulcini, mucche, conigli, pesciolini, aragoste, granchi, insetti sono miei amici e vorrei stare sempre con loro. Oltre che con mamma Rita e papà Massimo, vivo con due fratelli pelosi, un cane e un gatto, e in compagnia di altri piccoli amici che vengono a trovarci in giardino. Da grande forse farò la curatrice di animali, come si dice... la veterinaria".  Alice Pizzuti
La raccolta è stata presentata al Miveg lo scorso settembre ed è andata a ruba, ciò ci ha permesso, coperte le spese di stampa (io, Francesco Farabola, che ha impaginato e curato la grafica, Alessandra Conte, Marina lecchi, Rita Spàngaro, Alice Pizzuti e Vincenzo Piccolo hanno contribuito gratuitamente) di devolvere il ricavato alle associazioni animaliste organizzatrici della manifestazione.
Abbiamo ristampato la raccolta e abbiamo deciso "d'ufficio" che devolveremo il ricavato al canile-gattile di Milano che è stato evacuato per inondazione lo scorso autunno."
Ecco un assaggio di questo carinissimo libro...

Il mondo che vorreiIl mondo che vorrei


Il mondo che vorreiIl mondo che vorrei


Se volete acquistare questo libro scrivete una email alla gentilissima Pompea, all'indirizzo [email protected]


Avrete così un libro di poesie davvero speciale e allo stesso tempo aiuterete gli ospiti del canile di Milano ^_^

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :