è con vero piacere che oggi vi parlo della saga fantasy, edita da Piemme, La Scacchiera Nera di Miki Monticelli perché, dopo un approccio un poco spaesante con il primo volume, mi ha completamente conquistata e ridotta -come al solito- ad un'ansiosa attesa del seguito! Inoltre sono davvero lieta di annunciarvi che presto avremo ospite del blog per una bella chiacchierata la gentilissima Miki, che ha accettato il nostro invito e che mi ha anche dato il permesso di arricchire la recensione con le bellissime immagini disegnate da lei stessa della Scacchiera e dei suoi protagonisti (versione manga style) -_^


TRAMA Quando ancora il mondo era uno solo, scoppiò una sanguinosa guerra tra gli Spiriti dei Tempi Antichi, le forze elementari che modellarono il mondo, e gli uomini. La guerra si protrasse per così tanto tempo che un giorno, detto il Giorno della Karath (tregua), un grande Spirito propose a un Re degli uomini di continuare a combattere su una Scacchiera, in modo che il mondo degli uomini potesse continuare a vivere sereno e ignaro fino alla soluzione del conflitto.
Delle numerose pedine iniziali disposte sulla Scacchiera per affrontarsi, ne sono oggi rimaste solo otto: quattro maligne (l’Ingannatore, il Veggente, il Ladro Nero, lo strisciante) e quattro benigne (il Guerriero di Fuoco, l’Arciere d’Acqua, il Cavaliere d’Aria e il Lanciere di Terra). Questi Spiriti Erranti scelgono otto uomini attraverso otto scacchiere nere disperse nel mondo, li trasportano nel Mondo della Scacchiera e legano a loro la propria forza e i propri ricordi. È così che l’americano Ryan, l’italiana Milla e il danese Morten arrivano nel Mondo della Scacchiera, nelle vesti rispettivamente delle pedine del Guerriero, del Ladro e dell’Arciere.
Nel primo libro della saga Ryan, appena arrivato nel Mondo della Scacchiera, incontra Milla e, contro ogni regola del gioco e contro la spontanea diffidenza dello Spirito del Guerriero per quello del Ladro Nero, decide di fidarsi di lei e partire con lei alla ricerca della famosa spada Bretaren, da sempre compagna del Fuoco. Lungo il cammino, durante il quale si unisce loro anche la terza pedina, l’Arciere d’Aria, si scontrano con Streghe e Arpie, con i Demoni Neri e i Ragni Albini, con i Thunlander e infine con l’Ingannatore.
Nel secondo libro, dopo aver vinto la battaglia contro l’Ingannatore ed essersi salutati con la promessa di contattarsi subito via mail appena arrivati a casa, i tre protagonisti si avviano verso le tombe dei loro Spiriti per poter tornare nel mondo degli uomini. Ma Ryan e Morten non fanno tempo a respirare l’aria di casa e rendersi conto che non si sono risvegliati da un sogno, ma che tutto è accaduto davvero, che si accorgono che qualcosa sulla Scacchiera non va: Milla non è tornata con loro, è ancora intrappolata nel Mondo della Scacchiera e quel che è peggio la sua pedina si sta sgretolando…Senza esitazione i due ragazzi afferrano le loro pedine e tornano nel mondo parallelo per salvarla. Ma ad attenderli ci sono solo sorprese spaventose: dalla loro partenza sono in realtà passati mesi e l’Ingannatore, ben lontano dall’essere stato sconfitto, ha fatto mosse subdole e inaspettate, circondandoli di nemici, isolandoli e costringendoli a seguire una via disegnata da lui, in una corsa per la vita…

RECENSIONE
“Se ti lasci la Luce alle SpalleSolo Ombre si allungheranno sul tuo Cammino.”
Tra l’adesso e la chiusura dell’ultima pagina del libro sono passate alcune mezzore e diverse attività quotidiane, eppure i suoi personaggi, le sue atmosfere e persino l’amarezza respirata nel finale, faticano ad abbandonarmi… o forse sono io che fatico a lasciare andare loro! Quale che sia delle due, la verità è che questo è l’“effetto scia” dei buoni libri, o almeno di quelli che hanno saputo prendere una vita emozionale propria, appropriarsi di una loro voce speciale capace di parlare al cuore e all’immaginazione!

Più complessa la situazione emotiva di Milla, che scopre di non dover più lottare contro lo Spirito del Ladro Nero, cui ha rinunciato nel libro precedente, ma solo contro la rapida dissoluzione della sua pedina ormai diventata inutile per la Scacchiera, e soprattutto di non dover più dimostrare nulla per ottenere la fiducia dei suoi compagni, cosciente anzi del loro sacrificio dettato dall’ affetto per lei!

Su tutto il cammino dei protagonisti, su tutte le mosse dei giocatori sulla Scacchiera, su tutte le conquiste e su tutte le perdite, brilla il rapporto tra Ombra e Luce, incarnati da Milla e Ryan: l’una non può esistere senza l’altro, eppure si respingono, si feriscono a vicenda, e sulla Scacchiera combattono da sempre uno contro l’altro.
Ma “Fuoco e ombra sono legati da un destino comune, sono come due facce della stessa medaglia”, e sono proprio loro, Milla e Ryan, Fuoco e Ombra, a legare il loro destino in modo imprevedibile, a cambiare le regole del gioco millenario, a destabilizzare l’equilibrio della Scacchiera, prima cercando alleanza nella fiducia, poi affidandosi l’uno all’altra nell’amicizia e infine innamorandosi.
Il finale del secondo libro è spiazzante, non solo perché ribalta ancora una volta gli equilibri sulla Scacchiera, ma soprattutto perché conduce Ryan a ricoprire il ruolo che era stato di Milla, portando ancora una volta Luce ed Ombra su fronti opposti, nemici che non vogliono esserlo, amanti che non possono toccarsi e incontrarsi…
LA SERIE

