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Il mondo di domani

Creato il 06 giugno 2011 da Alesan
Vi invito a guardare questo video... perdeteci qualche minuto, ve ne prego, sono meno di otto minuti. Per chi non lo avesse mai visto è certamente un aspetto interessante delle previsioni sulla fine del mondo, molto meglio del sopravvalutato Nostradamus, certamente ben oltre il calendario Maya visto che qua si va ben oltre il dicembre del 2012. Vi invito a perdere pochi minuti della vostra vita per assistere ad uno spettacolo che sembra creato da James Cameron come incipit per il suo nuovo capitolo di una saga fantascientifica; il problema è che qua si punta al proselitismo, alla propaganda, alla serie del "convertitevi ora e vi salverete". Convertirsi a cosa? Al web, ovviamente, alla rete sociale, pura e democratica, genuina e in grado di sopravvivere alla peggio merda che può crollarci in testa da un momento all'altro. Sì, perché dopo carestie, guerre mondiali, disastri naturali ed iperventilazione mondiale, rimarranno in piedi le sole strutture capaci di diffondere il segnale wi-fi sul pianeta e la possibilità per una razza umana anarchica e particolarmente evoluta, di comandare un pianeta dal quale spariranno, per miracolo, fedi ed ideologie, società a scopo di lucro, mafie e strutture segrete che tentano di dominare il mondo. Il tutto perché, grazie ad un clik, ogni piccola comune sopravvissuta potrà decidere del destino di tutta la popolazione mondiale grazie a votazioni planetarie, una popolazione uscita indenne dalla grande guerra tra l'occidente che accede al web e tutti quegli stati canaglia che il web lo censurano e lo bloccano. Ovviamente sopravviverà anche Google (società milionaria quotata a Wall Street) che darà il la a questo avvento del nuovo profeta fatto di fibra ottica e pacchetti dati. Il futuro è già scritto e voi siete ancora lì a farvi troppe domande. Qua è la soluzione.

Interessante il parallelo con il recente passato, dal popolo di Seattle alla vittoria di Obama alle presidenziali, con il possibile futuro, dove tutto si intreccia alla comunicazione veloce e globale. Interessante che ad eventi di portata mondiale come i due sopracitati, l'esempio italiano da affiancarvi sia il V-Day di Beppe Grillo. Cioè un qualcosa che non ha cambiato nulla se non peggiorato il modo di fare politica in Italia e di blaterare a cielo aperto più o meno del nulla. E' considerato, secondo questa magnifica novella, un punto di svolta, l'incontro-scontro tra due civiltà diverse: la nostra e quella che verrà, quella dei profeti del nuovo millennio, i profeti del social network. E' una bella storia... per il miliardo di persone che sopravviveranno sarà una figata incredibile solo che... non vi sembra la brutta trama di un filmetto catastrofico girato a Hollywood? Beh, non dategli troppo peso... è solo un video promozionale intitolato The future of politics reperibile sul sito della Casaleggio Associati, ossia quel gruppetto di ragazzi fuoriusciti da Telecom qualche anno fa con in testa l'idea meravigliosa di sfruttare il potere della rete. Infatti, il loro gruppo, propone strategie di rete come potete leggere nella loro home page. E' una bella cosa, un'idea innovativa, un nuovo modo per diffondere e dare spazio alla gente. Attualmente la cosa più importante che stanno controllando attraverso i loro esperti di comunicazione (a cui lo stesso Beppe Grillo fa riferimento in suo intervento davanti ai seguaci napoletani) e alle loro strategie di rete pare essere il servizio Meetup, strumento di social networking che permette di costruire in rete piccole grandi comunità di appassionati a qualcosa che li accomuna e che un domani non avranno bisogno di passaporto ma di un account (come se, alla fine della fiera, il sistema per essere identificati e controllati cambiasse per la sua sola esistenza fisica o meno). Meetup è lo strumento che qualche anno fa lanciò Beppe Grillo per creare i propri primi gruppi di seguaci... sembrava una sua idea, ricordate? Beppegrillo.meetup, un'innovazione per portare in rete il primo vero social networking politico e solidale a scopo benefico. Per comunicare, collaborare, lavorare assieme in democrazia. Già, ricordo che sembrava un'idea sua quella dei Meetup, infatti tutti li chiamavano i Meetup di Grillo. Invece erano Casaleggio Associati.
Non per niente, il progetto più riuscito e seguito attualmente dalla Casaleggio Associati è questo blog. Il tizio, a quanto pare, punta al progetto Gaia con forte convinzione e, visto che la rete è fonte di democrazia ed informazione, qualcuno ha cominciato a dire che un certo Saviano oggi ed un certo De Magistris un paio di anni fa, rifiutarono l'idea di appartenere al progetto Gaia. Al progetto Meetup. In definitiva, rifiutarono di essere soggetti controllati e gestiti dai maghi dell'informazione moderna di Casaleggio Associati. Per questo, oggi, sono accusati di appartenere a Mediaset e alle mafie, di favorire il voto di scambio e la ricchezza dei pochi? Sapesse... il barbuto messia... sapesse che il 5% percento dei privati iatliani ha in mano il controllo del 100% della rete e di ciò che ci gira sopra... chissà come si incazzerebbe se lo sapesse. Lui, contro Telecom, contro il potere, contro le aziende dittatoriali. Sapesse che la Casaleggio Associati è in quel 5% e che tutto ciò per cui ha lottato, affermando di rimetterci soldi tra V-Day e nuove Woodstock oggi, forse, ha una luce diversa e, almeno, capiamo cosa intende con quel "noi" che ha tanto inflazionato negli ultimi 5 anni senza una vera ragione. Oggi capiamo qualcosa in più, il perché di certi silenzi, di certi commenti che scompaiono dal blog, di certe mail che non ricevono risposta. E' la strategia per conquistare il mondo e renderlo migliore, è una mossa vincente quella delle strategie di rete, anche se mi sfugge chi sarà il vero vincitore...

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