Corrado Augias e Michele Mirabella, ospite a “Storie – diario italiano”, affrontano in modo gradevole i temi che ci circondano nella quotidianità. Come due vecchi conoscenti, nel salotto televisivo si scambiano battute e opinioni. Lo spunto di questa amabile conversazione viene dal libro: “Cantami o mouse”, scritto dal profesionista tv e professore Mirabella, che presenta la particolarità di parlare del mondo di oggi attraverso gli antichi. “Tutto il sedimento delle letture e delle riflessioni, che discendono dalla mia formazione classica-umanistica, spiega l’autore, è stato organizzato in una lunga riflessione sul mondo moderno e mi sono chiesto cosa direbbero gli antichi se ci osservassero”?
Che figura ci faremmo se ciò si avverasse? Non sempre bellissima, se pensiamo al modo con cui è stato liquidato Osama Binladen, la morte del dittatore, il volto tumefatto è stato mostrato al mondo, “la sofisticata tecnologia ci convince ad usare la “violenza intelligente” invece è antichissima, gli dei erano degli esecutori precisissimi e intervenivano senza sporcarsi le mani perchè il lavoro sporco lo facevano fare agli altri”. Niente di nuovo, dunque.
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La lingua è fragile e attenua il significato delle parole. Parolacce che un tempo facevano drizzare i capelli oggi sono accettabilissime, la lingua si adatta e lo scandalo diventa normalità. Lo si sente dal linguaggio ormai corrente dei suoi esponenti politici più in vista, un linguaggio volgare, nel senso letterale del volgo, appunto. In realtà è un inganno: più la politica non sa argomentare e affrontare i grandi problemi, più aggredisce con la finta intimità dello scurrile. La gente scambia la volgarità per genuinità; invece è un trucco per sottrarsi alle spiegazioni. Se si dà dello “stronzo” a un collega politico, ci si sottrae all’onere della dimostrazione. E soprattutto distrae e diverte la gente che ormai non fa neppure più finta di scandalizzarsi. In questo caso la tecnologia diffonde questa abitudine.
Ma quando la tecnologia fa bella figura e diventa uno strumento comunicativo d’eccezione? Nel passaparola moderno: il web 2.0, le chat, i forum, la comunicazione collettiva che scavalca l’obsoleto potere informativo. Il web è un mezzo trasmissivo, serve a trasferire le informazioni a una molteplicità di pubblico: ha cambiato i processi comunicativi, imponened
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Nessuno meglio di Michele Mirabella, il “professore” della televisione italiana, esperto e appassionato di cultura classica e docente universitario di sociologia della comunicazione, poteva fare un libro come questo.