Mica tutte sono uguali però.
Ah no.
L'ho imparato in questi anni di lavoro a stretto contatto con mille tipi diversi di spose: ansiose, tranquille oltre ogni limite (quasi davano ai nervi a me :-D ahah) , precise e attente, completamente assorbite dal resto della loro vita, delegatrici disperate, affettuose, paurose, insicure o la riflessione della sicurezza fatta persona.
Tutte belle e tutte così fragili anche nella loro superficiale aura di forza e self control.
E io mi sono ritrovata a capire che uno degli aspetti più difficili di questo meraviglioso lavoro è proprio essere una brava wedding planner per ognuna di queste spose, perchè non è per niente facile essere se stessi mantenendo la propria peculiarità e la propria professionalità senza essere rigidi e facendo sempre sentire a proprio agio gli altri.
Ho sbattutto personalmente la testa svariate volte agli albori della mia carriera (oh mamma mi fa' ancora impressione parlare di carriera) perchè con la falsa pretesa di rimanere Magnolia riuscivo solo a non essere la "loro" Magnolia.
Questa riflessione mi è venuta così spontanea in questi giorni perchè ho avuto modo di parlare con delle mie ex sposine , cosa sempre emozionante perchè ...via lo devo ammettere...finchè non le sento dopo il matrimonio e non capisco in presa diretta che sono contente..ho il fiato sospeso. Sapete quella sensazione strana che ti fa pensare " e se non fosse rimasta contenta?" , magari durante il giorno del matrimonio sono tutti talmente stra felici che arrivi anche a casa contenta e soddisfatta (sììììì è vero cammino a 10 cm da terra tutte le volte non posso farne proprio a meno scusate) e sei anche tranquilla del tuo operato.
Poi accade qualcosa di magico.
No che magia.
Paura.
Di tutto.
E quando le sento finalmente respiro e mi sciolgo per la gioia di sentirle così contente. Un vero balsamo per il mio ego lo ammetto candidamente.
E il balsamo più forte è il loro " sei stata esattamente quello che desideravo che tu fossi".
Questo lo dico per due scopi fondamentali:
Da una parte mi rivolgo alle mie colleghe che stanno iniziando adesso (perchè le mie colleghe più "anziane" sanno già cosa sto per dire) : il mio consiglio spassionato è di non omologare la figura "sposa" in un unica sezione delle vostre pratiche perchè ognuna di loro è speciale, unica e il vero impegno di una wp è quello di capire chi si ha davanti ed essere esattamente quello che loro cercano in te. Alcune cercano un supporto , alcune un professionista, alcune una rubrica telefonica, altre una segretaria , altre una amica, una sorella.
E quando trovate quella che cerca un'anima affine ..rimanete fregate perchè per quanto io abbia mai tentato di non farmi coinvolgere , sono sempre rimasta incatenata ad ognuna di loro.
Dall'altra parte mi rivolgo alle spose. Proprio perchè ognuna di voi è unica e speciale non dato per scontato che la vostra wp , per quanto si amalgami a voi, possa entrare facilmente nella vostra testa se non siete voi le prime ad aprire le porte del vostro cuore e animo.
Ci vuole tanta esperienza e molto istinto per capire le persone prima di conoscerle bene e questi sono doti che non vengono elargite con facilità , ma ognuna di noi fa veramente del suo meglio con passione e dedizione.
Quindi il mio consiglio è quello di andare avanti a cuore leggero con la vostra wp, l'avete scelta..un motivo ci sarà, quindi fidatevi di lei, discutete con lei ,ma non la pensiate mai come una persona estranea.
Siate chiare con lei fin da subito su quello che vi aspettate e che sognate, su quello di cui avete bisogno.
Fino al giorno del vostro matrimonio lei sarà il vostro strumento per arrivare a realizzare quel sogno.
Uno strumento molto speciale fatto di ciccia (nel mio caso anche troppe :-P gasp), ossa, emozioni e tante idee. Fatene buon uso ;-)
Ci sono spose eteree e romantiche.
Classiche e sobrie, attente e precise.
Poi ci sono quelle che ti stupiscono e che ti rimangono nel cuore per sempre.
Qui trovate la gallery del suo meraviglioso matrimonio.
Davvero dovrei non rimanere incatenata a spose così?
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