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1. La didascalia banal-gossettara e il gioco dei bigliettini a domanda e risposta
La ricerca del tema fantastico, scriveva Gianni Rodari, può avvenire per mezzo di giochi praticati anche dai dadaisti e dai surrealisti, e ricordava che uno di quei giochi consiste nel ritagliare i titoli dei giornali e mescolarli tra loro, per ricavarne notizie di avvenimenti assurdi, sensazionali o semplicemente divertenti: “La Cupola di San Pietro ferita a pugnalate fugge in Svizzera con la cassa”
Oggi non c’è bisogno più di ritagliarli i titoli, né di copiarli e di incollarli, li fanno direttamente i gossettari, o come li chiamano gli albanesi i “gazzettari”, tanto che, vista che la carta è una cosa seria, e la libertà di dire la propria pure: “Jennifer Aniston a San Pietro a gambe scoperte allieta anche il maggiordomo al coperto” Gli eventi bislacchi ormai si autoproducono senza che si debba troppo premere sullo straniamento o sulla ricerca delle catene di quelli che Rodari chiamava “binomi fantastici”. Un altro gioco, diceva, è quello dei bigliettini a domanda e risposta. Si parte da una serie di domande che già configurano avvenimenti in serie, cioè una narrazione. Per esempio: 1.Chi è? 2.Dove si trova? 3.Che cosa fa? 4.Che cosa dice? 5.Che cosa dice la gente? 6.Come va a finire? Uno di noi risponde alla prima domanda, anche se non è una didascalia del Corsera: “Jennifer Aniston”. E piega il foglio, perché nessuno possa leggere la risposta. Un altro risponde alla seconda domanda: “In Vaticano con la gonna corta”. E torna a piegare il foglio. Il terzo del gruppo risponde alla terza domanda: “Fa vedere le gambe”. Il quarto: “Vediamo un po’ quanti ne tiro su!” Il quinto: “la gente, i preti si danno di gomito e uno dice all’orecchio dell’altro: “Questa fa la bicicletta o la carriola?” L’ultimo tira giù il sipario: “Finisce 5 a 1, come la Battaglia dei Gesuiti”.
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2. Che cosa succederebbe se…
Un altro gioco di cui parla Rodari è quello del “Che cosa succederebbe se…”: se Jennifer si piegasse e un prete vedesse com’è fatto il mondo, si chiederebbe: “Dio, pensavo che il mondo fosse di pietra, stone, invece, Signore, il mondo è …Aniston!” E adesso che l’universo è “un po’ di pietra”, che vuol dire? E gli angeli saranno pur’essi any stone? E gli arcangeli? E il Paradiso sarà poi vero che abbia un po’ di quella misura di peso(stone=14 libbre= Kg 6,45)? E’ dunque questa, signor’Iddio, la famosa libbra di carnedi Jacques Lacan, eccolo dunque il mio oggetto a?! L’any stone , il 14 libbre…
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