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Il mondo non è falsità

Creato il 10 settembre 2013 da Sulromanzo

Autore: La RedazioneMar, 10/09/2013 - 10:30 LuceNoi consideriamo ogni avvenimento come un fatto esterno, fuori di noi, e perciò non ne riceviamo nessuna gioia. Ogni cosa perde subito il suo fascino e ci appare solo come una macchina da caricare. Il flusso dell'universo scorre sopra la nostra mente come un corso d’acqua scivola sulle pietre di un torrente: in questo modo lo spirito non risponde, il mondo che ci circonda appare disprezzabile ai nostri occhi, e i giorni sembrano trascorrere, l’uno dopo l’altro, senza alcun significato. Noi, allora, cerchiamo di procurarci gioia, tenendo sveglia la coscienza attraverso l'invenzione continua di attività inutili e stimoli artificiali.   Il fermarci solo ad osservare ciò che accade non è sufficiente per dare nutrimento e sapore alla nostra vita. Questo comportamento, infatti, guida solo sino ad un certo punto la mente, il cuore e i nostri sensi, senza mai riuscire a condurli sino alla fine. Così, quel po’ di linfa che gli avvenimenti riescono a produrre si secca subito, senza arrivare alle radici profonde della nostra anima. Il sole sorge, e sorge certamente; il fiume scorre, e scorre certamente; le foglie delle piante si sviluppano, e si sviluppano certamente. Tutti i giorni il lavoro procede, e noi sappiamo che è vero, ma abbiamo anche bisogno di vedere qualche cosa di straordinario; siamo ansiosi di assistere a un avvenimento che superi ogni altra realtà.   

In realtà, il mondo non è falsità. A che serve continuare a dire che è falsità? Chi è andato via è veramente andato via, e non ha lasciato nel mondo segni della sua partenza. Le regioni solari non sono diventate più buie né la ruota della morte ha impresso segni di rottura nell'azzurro immacolato del cielo. Il flusso senza fine dell'universo continua a zampillare ancora oggi in un getto pieno e gorgogliante. Dov’è il falso? Nel credere che il mondo appartiene solo a noi, che è solo «nostro». E pensare che non ci è possibile trattenere niente per noi, neppure una cosa piccola come la punta di un ago. Chi costruisce ogni cosa sul «questo è mio», costruisce sulla sabbia.
[tratto da Il nido dell’amore. Riflessioni per una vita serena di Rabindranath Tagore, Paoline] Media: Scegli un punteggio12345 Il tuo voto: Nessuno Media: 4.5 (2 voti)


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