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“Il mondo non ha più bisogno di un Papa, ma di gesti fatti col cuore”

Creato il 30 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

La chiesa odierna è oramai l’azienda merchandising della religione. Il papa (volutamente in minuscolo!) ne è il rappresentante. La chiesa riceve ogni anno l’8 per mille. Ne restituisce una piccolissima parte in queste occasioni di “buona facciata” probabilmente per ristrutturare la propria “azienda” (leggi chiese). So che per molte persone la chiesa è un appiglio, un bagliore di speranza ed una ricerca del coraggio…ma credo che ogni centesimo, ogni sacrificio debba essere investito sulle fabbriche, sui posti di lavoro, sulla vera ricrescita…solo in questo modo si aiuteranno quelle centinaia di FAMIGLIE che non avranno, molto presto, più uno stipendio.

Il mondo non ha più bisogno di un Papa, ma di gesti fatti col cuore senza tenere una mano sul portafogli.

E’ il testo di un commento di un lettore. Un intervento moderato, pensato con cura e umana sensibilità.

Piero Calamandrei

Piero Calamandrei, padre della Costituzione

Non serve in effetti un papa capo di Stato, non si capisce neppure come si arrivi dai quattro Vangeli a un segretario di Stato di Città del Vaticano. Lo si comprende studiando la storia, ma spiegazioni etiche non ce ne sono, se non sopravvalutando il potere che hanno gli Stati e il loro legittimato uso del diritto, e quindi della forza “legale”, stabilita e prevista dalle leggi.

Il lettore intendeva porre in risalto ciò di cui abbiamo bisogno: gesti fatti col cuore. Posto che i Vangeli siano un caposaldo della storia culturale dell’umanità, ci si può domandare come mai nella nostra epoca nulla si svolga a favore dei cittadini, come l’etica venga imposta da gruppi dominanti col favore delle leggi scritte e approvati da politici eletti nel modo di cui tutti sono al corrente. Ci si può chiedere come la legge sia diventata decisiva e abbia “colonizzato” la vita intera, assieme ai rapporti economici, colonizzando i rapporti sociali, interpersonali, il tempo libero, i diritti individuali e sociali. E vale la pena di domandarsi perché si accetta tutto questo, come se convenisse a tutti, quando si vedono gli effetti negativi di questo sistema di potere.

“Il Vaticano ha colonizzato l’Italia”, afferma l’amico Francesco Zanardi.

Nel dopoguerra Piero Calamandrei (Partito d’Azione), uno dei padri della Costituzione italiana, definiva l’Italia, considerato l’effetto maccartista sul governo De Gasperi, l’anticomunismo occidentale e la mancata attuazione della Costituzione, “Repubblica monarchica dei preti”.

Una colonia del Vaticano, che cerca di influire sulla legislazione non solo nazionale ma europea per impedire che il diritto “rendendo lecito” ciò che per la Chiesa è eticamente inammissibile e non negoziabile, possa essere ritenuto “possibile e quindi giusto” dai cittadini, ai quali non viene evidentemente riconosciuta libertà di giudizio.

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