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Il Movimento 5 stelle si meraviglia che gli eletti in Parlamento facciano politica nell’interesse di chi li ha votati, per conservare i voti dicono, invece è un dovere.

Creato il 03 novembre 2011 da Slasch16

Il Movimento 5 stelle si meraviglia che gli eletti in Parlamento facciano politica nell’interesse di chi li ha votati, per conservare i voti dicono, invece è un dovere.Quando vado a votare scelgo il partito in base alle mie idee politiche, ai miei ideali, alla linea che intendo dare alla politica di governo.
Mi meraviglierei se votando un governo di sinistra e vincesse, governasse, facesse delle politiche contrarie all’ideologia per la quale ho espresso il voto.
Quindi non mi meraviglio se gli eletti portano avanti la politica per la quale sono stati eletti, non scelti perchè non si può scegliere, non lo fanno per garantirsi il voto, il supporto elettorale, lo fanno perchè sono stati eletti per quello scopo, portare avanti le istanze di chi li ha eletti altrimenti non ci sarebeb disputa politica tra destra e sinistra.
Quindi mi meraviglia il modo di ragionare del Movimento 5 stelle che imputa come negativa la priorità che hanno, dovrebbero avere, gli eletti.
In un commento uno di loro mi ha scritto: non vuoi capire che i politici una vola eletti portano avanti una strategia di parte che fa l’interesse di casta e non quelli del paese.
E’ ovvio che l’equivoco è all’inizio, + alla fonte del ragionamento.
Se al governo abbiamo eletto la P2 ed i fascisti è ovvio che la loro politica sarà nell’interesse dei piduisti, dei malavitosi, delle combriccole di affari e del clientelismo e non si può confondere come strategico qualche voto comune che ha “salvato” la casta in modo trasversale se non si analizzano le ragioni, giuste o sbagliate che siano le valuteremo a parte.
Si deve avere chiari in testa cosa significhi per noi l’interesse dei cittadini, per uno di sinistra l’interesse dei cittadini è l’equità fiscale, tutelare le garanzie dei lavoratori, non mettere bavagli all’informazione,  investire per dare un lavoro ed un futuro ai giovani, mantenere salda la democrazia ed il rispetto della Costituzione, lottare contro l’evasione fiscale che toglie il sangue e forza vitale alla nostra economia.
Non conosco altri interessi per chi è di sinistra, conosco perfettamente  gli interessi della destra e nei decreti inerenti all’economia italiana emessi a raffica da questo governo ne abbiamo un esempio evidente, massacrare e mettere in carico dei più deboli gli errori e le ruberie della finanza speculatrice e parassita.
E’ inutile indignarsi se non si sceglie da che parte stare, quali siano gli interessi dei cittadini e della massa proletaria che non sono certamente gli interessi degli investitori, grandi e piccoli, compresi quelli del ceto medio che si sono lanciati nella borsa o nei titoli di Stato per accrescere il loro già passabile reddito.
E’ la strategia generale che conta ed una volta che è insediata ed autorevole si può spulciare, setacciare, la politica alla ricerca del difetto, del ladro, dell’interesse particolare.
La finitura si fa alla fine mai al principio, la lima va passata dopo il tornio ed indicare il pelo, spacciandolo per palo, si fa solo un favore al sistema.
Deve essere chiaro da che parte stare, non chiamarsi fuori o ritenersi superiori, detto questo uno può decidere di stare a destra o di tenere un atteggiamento che favorisce lo status quo e non il cambiamento.
Ma non venite ad insegnare la politica specialmente a chi ha passato la vita combattendo per i suoi ideali, conquistando garanzie per i lavoratori e per gli ultimi, pagando con i propri sacrifici ogni millimetro di benessere conquistato al capitalismo parassita.
Quando è entrato in vigore lo Statuto dei lavoratori non ha protetto solo chi ha combattuto e scioperato per averlo, ha protetto anche chi se ne è fregato altamente e non ha mai fatto uno sciopero per non perdere un’ora di salario.
E’ questa la grandezza della Sinistra, stare dalla parte dei cittadini e fare i loro interessi, difendere tutti anche quelli che non ne sono consapevoli, o addirittura contrari in quanto intontiti dalla propaganda di regime.
Parlare di casta in senso lato è un discorso di destra, che fa gli interessi del liberismo e del mercato, che fa dell’anti politica il pilone centrale che regge questo sistema bacato, antidemocratico, fascista e parassitario.
In pratica si fanno gli stessi discorsi della propaganda di Gelli, della P2, non per niente è andato all’assalto dei giornali più seguiti e, dopo, dell’informazione televisiva riuscendo a convincere gran parte dell’elettorato che la politica, l’unica arma democratica che abbiamo a disposizione, è tutta uno schifo, da evitare, raggiungendo così lo scopo che si era prefisso, non cambiare mai la società, il sistema, fare gli interessi dei pochi a spese dei tanti.
Il chiamarsi fuori ha sempre favorito il sistema, con il fascismo prima e con la Dc poi e con Berlusconi adesso.
Abbiamo visto che ha vinto in Piemonte ed in Molise, fortunatamente a Milano l’hanno capito e la situazione è stata ribaltata dopo oltre un ventennio.
Ovvio che ci siano dei problemi ma almeno li possiamo affrontare con una giunta democratica ed aperta alle istanze dei cittadini.
O preferivate la Moratti? 



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