Pubblicato da fabrizio centofanti su gennaio 12, 2012
da qui
Mi hai riportato il sole, stamattina.
C’è posto, stranamente, in questo inverno
che sembra cancellare ogni rumore
salvo il trillo del passero
o lo stridere della sega elettrica
dietro i cipressi e i pini,
le voci dialettali dei passanti
e lo sbattere sordo di portiere.
Non c’è un’imbarcazione in mezzo al mare;
anzi, vedo una lancia:
spunta dal nulla dentro la foschia,
avanza lentamente, come avesse
tutto il tempo del mondo,
come se in quel limite insicuro
fra cielo e terra e acqua si potesse
trovare il modo d’incontrarsi ancora,
di darsi un bacio che oltrepassi il muro.