Tempo di programmi per il Museo dello Sport di Torino, con sede allo Stadio Olimpico di Torino, che riaprirà ufficialmente i battenti lunedì prossimo 26 agosto. Programmi che ad oggi scongiurano il pericolo di chiusura e spostamento in altra sede, ipotesi tracciate qualche mese orsono dall’infaticabile presidente della struttura, il milanese Onorato Arisi: “Mio padre diceva sempre che se si crede in qualcosa bisogna farlo fino alla fine. E io credo molto nel Museo dello Sport di Torino. Non voglio che il grande sogno svanisca dopo soli dieci mesi. Anche in questi pochi giorni di chiusura ho ricevuto molti attestati di stima dal pubblico.Solo oggi un signore, uscendo dalla struttura, nonostante la citata chiusura, mi ha detto che non si immaginava di incontrare una cosa del genere, così completa e appagante per chi ama lo sport. Se sparisse da Torino sarebbe un peccato assoluto”.
Così Arisi ed il Museo rilanciano in ottica fine 2013 e 2014. Come?: “Abbiamo predisposto proprio in questo periodo un grande progetto con le Scuole di Torino e provincia, per far accedere al Museo, a prezzi scontatissimi, gli alunni delle scuole elementari, medie e del biennio delle superiori. Vogliamo che i ragazzi imparino ad amare lo sport e i suoi campioni. Per questo verranno organizzati incontri con i grandi interpreti del nostro sport, molti dei quali fortunatamente mi conoscono ed apprezzano, come testimoniano i cimeli da loro donati al Museo, finalizzati alla creazione di momenti emozionali e formativi. Il progetto è piaciuto ai molti presidi e responsabili scolastici contattati e partirà già ai primi di ottobre. Abbiamo anche pensato ad un percorso teatrale guidato all’interno del quale gli stessi campioni verranno raccontati in modo diverso da attori professionisti. Nel complesso abbiamo ancora alzato l’asticella per consentire al Museo di entrare stabilmente nel cuore dei torinesi e di quanti verranno a visitare la Città e le sue bellezze”. Progettualità importanti e variegate che testimoniano la volontà di crescere del Museo. Un ulteriore esempio, il Muro dell’Oro. Di cosa si tratta?: “Della possibilità che verrà data al singolo di adottare un campione”.
Come?: “Acquistando la riproduzione di una sua medaglia disposta nelle teche del Museo. Molti mi dicono di rimanere colpiti dal fatto di poter ammirare i ricordi di quello che è stato il loro campione per antonomasia. Quale miglior servigio, a lui e a se stessi, nonchè aiuto al nostro impegno, di fare un’azione tangibile. Proprio in questi giorni sono in contatto con aziende di settore per avere i preventivi appositi. Adottare un campione non costerà più di 100 euro e darà almeno pre tre anni molte opportunità a coloro che lo faranno”. Insomma il grande sogno, pur tra le molte difficoltà che tutti riconoscono ed occorre quotidianamente superare, continua!