Ingannato da una vecchia guida di Parigi ero andato a Trocadéro alla ricerca del Museo del Cinema Henri Langlois che doveva trovarsi nel Palais de Chaillot. Il palazzo è attualmente chiuso per lavori, ma la cosa che mi aveva colpito era che nessuno degli addetti ai lavori sembrava sapere che all’interno della struttura doveva esserci un museo del cinema. Solo grazie a mezzi di fortuna (sono totalmente sprovvisto di smartphone e cose simili) sono riuscito a connettermi ad internet scoprendo che il museo e tutta la Cinémathèque Française erano stati spostati in rue de Bercy. Quello che non sapevo era il motivo principale dello spostamento di sede.
Nel 1997 all’interno del palazzo divampò un terribile incendio che distrusse completamente la sala proiezioni e rischiò di far scomparire per sempre le circa quarantamila bobine, equivalenti a 13mila titoli, conservate dalla Cinémathèque. Il fuoco, inoltre, rischiò di danneggiare gravemente lo stesso museo del cinema e tutti i cimeli lì conservati. Fortunatamente l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco riuscì ad evitare il peggio: alla fine solo un 5/10% della collezione venne irrimediabilmente danneggiato, mentre un 30% subì qualche danno a causa del fuoco e dell’acqua utilizzata per spegnere l’incendio.
Nel museo sono conservati oggetti di inestimabile valore come i Seleniti (gli alieni di “le voyage dans la lune“), dei disegni originali di Méliès realizzati per alcune delle sue opere, o una riproduzione dell’androide di Metropolis commissionata allo stesso autore dell’originale, Walter Schulze-Mittendorff, nel 1970 in occasione della mostra sul cinema mondiale, che avvenne proprio a Parigi nel 1972, dal titolo “Trois quarts de siècle de cinéma mondial“. Lo scultore, basandosi sui suoi ricordi e su quanto poteva ricostruire a partire dalla pellicola, decise di realizzare un’opera fissa, usando come base un semplice manichino da vetrina, rendendola di fatto più resistente di quella originale costituita da più pezzi. Il risultato fu un androide d’argento dai tratti meno appesantiti e in generale più moderno rispetto a quello del film. L’androide originale è purtroppo andato perduto, probabilmente subito dopo la fine delle riprese di Metropolis, forse per via del rogo, appiccato realmente, che danneggiò irrimedialmente l’androide nelle ultime scene o forse semplicemente a causa dello scarso valore che all’epoca veniva attribuito agli oggetti scenici in generale.Il Palais de Chaillot, sventrato dalle fiamme, venne chiuso e divenne subito chiaro che alla Cinématèque Française serviva una nuova collocazione. Nel 2005 venne così inaugurata una nuova struttura (opera dell’architetto Frank Gehry), situata appunto a Bercy, all’interno della quale venne edificato il nuovo museo con una rinnovata sala proiezioni, una libreria e una biblioteca/videoteca specializzata.
La piccola esposizione è situata al secondo piano del palazzo e ripercorre gli inizi del cinema francese e internazionale. Gli oggetti conservati sono accompagnati da tanti video che ripercorrono alcuni dei capolavori del cinema muto, ma non solo, dai primi film di Méliès fino a Truffaut, ma non solo. La maggior parte dei cimeli facevano parte della collezione privata di Henri Langlois, fondatore della Cinémathèque Française, a cui va il merito di aver lottato per la conservazione di tante pellicole e tante opere legate ai film.Insomma per gli amanti del cinema è sicuramente una bella occasione per vedere con i propri occhi pezzi di storia del cinema.
Ma Parigi mi ha saputo regalare anche altre emozioni, come quando al Cimitero del Père-Lachaise mi sono imbattuto nella tomba di Méliès che nonostante sia nascosta e poco visibile riceve ancora oggi tanti visitatori. “George Mélies – creatore dello spettacolo cinematografico“: e noi gli dobbiamo veramente tanto.
Parigi nasconde certamente tanti altri segreti legati al cinema muto, che non vedo l’ora di scoprire per poi vederli con i miei occhi la prossima volta che ci tornerò. Questa volta, più che mai, vi invito a condividere le vostre esperienze con me per conoscere, scoprire e migliorare sempre insieme grazie alla nostra passione.
Approfondimenti: per ulteriori informazioni e immagini sull’incendio del Palais de Chaillot potete consultare questo sito in francese.
Per ulteriori informazioni vi rimando al sito ufficiale della Cinémathèque Française.