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Il Napoli nella selva calcioscommesse

Creato il 05 febbraio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Il Napoli nella selva calcioscommesse

Il calcio, per il volume di affari che genera, è da sempre nel mirino della malavita.

L’ultima indagine, nata da un’inchiesta su un traffico di droga, arriva a coinvolgere anche il Napoli, oltre a una serie di squadre di B e Lega Pro, quest’ultima, per via della poca risonanza, categoria privilegiata per eventuali illeciti.

Gli investigatori sono arrivati al giro di scommesse illegali partendo da un fascicolo su un traffico di droga nel rione Puffi. Sono stati intercettati boss che puntavano a botta sicura su partite della ex serie C e, puntualmente, vincevano. Secondo le carte, le squadre preferite erano Modena, Ancora, Crotone, Salernitana, Real Marcianise e Andria.

In particolare, molte partite di Crotone e Salernitana, l’anno scorso entrambe in serie B, la seconda poi è retrocessa, sarebbero risultate truccate se gli ispettori della Lega Calcio non avessero poi garantito il regolare svolgimento.

Ma nel mirino della Camorra è finito anche il Napoli. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono tre partite: Napoli-Parma del 10 aprile 2010, Cagliari-Napoli del 25 aprile e Chievo-Napoli del 2 maggio.

La prima è quella più interessante. Durante l’intervallo, con il Napoli avanti 1-0 piovono scommesse, anche pesanti, sulla vittoria del Parma, in quel momento data ad uno quota elevata visto il risultato. Le puntate sarebbero riconducibili ai clan Lo Russo e agli Scissionisti, i protagonisti della sanguinosa faida di Scampia nel 2004 e nel 2005. Secondo la fonte che ha spifferato l’inganno, il figlio di un boss dei Lo Russo era effettivamente a bordo campo.

Come potete vedere dalla sintesi, la partita ha un andamento molto strano. Il Napoli, una squadra molto forte soprattutto in casa, ancora in corsa per il quarto posto con Sampdoria e Palermo, si fa rimontare e sorpassare da un Parma ormai in una zona tranquilla di classifica. La partita finisce 3-2 per il Parma e la squadra di Mazzarri può dire addio alle ambizioni di partecipare alla Champions League.

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Si arriva alla partita con il Cagliari. Il Napoli è in emergenza attacco: manca Fabio Quagliarella. Mazzarri, pur avendo solo due attaccanti a disposizione (Lavezzi e Denis) decide di lasciare il quarto attaccante della sua rosa, Erwin Hoffer, in tribuna. La partita finisce con uno scialbo zero a zero. Gli investigatori intercettano un triangolo di telefonate tra Enrico Fedele, procuratore dei fratelli Cannavaro, e un uomo non identificato vicino al Napoli.

Nella telefonata tra Fedele e l’uomo, ancora senza identità, si parla proprio dell’esclusione della punta austriaca:

Fedele: Ma perché non ha messo a Hoffer poi sulla panchina?

Uomo: Loro sostengono che… ma a noi non risulta, che Hoffer, aveva un problema fisico, ma secondo me…

Fedele: Mo’ chiamo a Paoluccio (Cannavaro ndr)…

Uomo: Eh, c’è qualche inguacchio sotto, ma secondo me…

Fedele: Mo’ chiamo a Paoluccio…

Fedele telefona al capitano del Napoli:

Fedele: Paoluccio, ma perché Hoffer non è andato sulla panchina?

Cannavaro: Direttore, perché il mister non sa a chi deve cacciare e ha detto metto a questo che tanto non dice niente… il guaglione, hai capito?

Fedele: Non stava bene?

Cannavaro: Ma non esiste proprio, ma tu tieni una punta e stai in emergenza e non porti nemmeno la punta in panchina?

Lo stesso Hoffer conferma piccato con una dichiarazione al Mattino di Napoli che non era infortunato e di non sapere il motivo dell’esclusione.

Lo stesso giorno, sempre Fedele viene registrato mentre telefona a Fabio Cannavaro, in forza alla Juve, ma interessato al Napoli, in quanto tifosissimo.

Il procuratore commenta con una frase sibillina la prossima trasferta della squadra partenopea a Verona, ad affrontare il Chievo:

Hai capito, mo’ domenica va a Chievo… e già è salvo e penso che le cose vanno in un certo modo.

Il Napoli deve salvaguardare il sesto posto, per garantirsi l’accesso in Europa League.

La partita con i clivensi termina 2-1 per il Napoli, con una strana papera di Sorrentino, uno dei migliori portieri della passata stagione, a determinare il risultato.

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Il 2 maggio Fedele riceve questo strano sms, secondo gli inquirenti in codice:

Chiedere indirizzo portiere per invio prosciutti.

Secondo Il Fatto Quotidiano, le carte sono state già sul tavolo del Procuratore Generale della FGIC Stefano Palazzi.


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