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IL NOSTRO VIAGGIO FINO A QUI (e il mio augurio).

Da Nina
Un altro anno è trascorso, passato. Ma questo è stato diverso da tutti gli altri, questo è stato L'Anno per Noi e lo è stato per tanti motivi. Perciò ho voluto ripetere il giochino dello scorso dicembre: andare a ritroso, ritessere le fila, ripercorrerlo dall'inizio. Per scoprire da dove sono partita e tutto quel che ho vissuto e che ha contribuito a far si che io ora mi trovi esattamente dove devo essere: nel mio Presente. Così facendo mi sono potuta rendere conto di quante possibilità mi ha offerto questo 2012, delle sfide che mi ha messo di fronte, delle risorse che ho saputo mettere in gioco, di quanto sono cresciuta e maturata e degli enormi cambiamenti che ha portato con sé.  La strada che ho percorso è stata tanta e voi eravate al mio fianco, anche di questo il viaggio indietro nel tempo è stato testimone. 
E' stato un anno davvero denso e pieno, come forse mai nella mia vita - nella nostra - ci era capitato. E' stato un anno difficile, che mi ha costretto a guardare in faccia le mie paure, passare in rassegna i miei mostri, decidere di prendere consapevolezza dei miei limiti, scegliendo poi cosa farne. E io ho scelto di affrontarli, di muovermi, di agire per non subire più, di darmi un' occasione di crescita e miglioramento. E' stato un anno che ci ha permesso di giocare, di rischiare, di buttarci e tentare, scoprendoci poi una Squadra Invincibile, solidi, complici e innamorati. Ma soprattutto è stato l'anno che ci ha portato il dono più grande, desiderato e atteso: quello di diventare genitori. E adesso che la visione è d'insieme io mi accorgo di come ogni pezzo sia andato al suo posto esatto, di come tutto combaci alla perfezione. Mentre ero dentro e ansimavo e correvo e inseguivo certezze, tutto era confuso, molto di quel che accadeva aveva le sembianze di un errore, un'ingiustizia, una sfortuna. Solo dopo le ho scoperte essere tappe necessarie e indispensabili alla gioia di oggi. Le cose vanno, noi non dobbiamo far altro che lasciarci portare, con fiducia, perché il vero senso lo capiremo solo a posteriori e allora il disegno ci apparirà chiaro e nitido. L'accettazione è il segreto, oggi lo so. Ma cominciamo da quando tutto è inziato e se vi va facciamolo insieme.
Gennaio è stato il mese del principio, in tutti i sensi. Quel foglio ha segnato lo spartiacque fra il Prima e il Dopo, la presa di posizione, l'occasione che prende forma. Febbraio è stato il mese in cui il primo dei nostri sogni si è fatto realtà: abbiamo acquistato casa, Rogito Ergo Sum e come spesso accade dopo che fenomeni straordinari avvengono, anche il tempo è impazzito, regalandoci un degno scenario da fiaba, da incanto. Poi ci sono stati i Primi Colori, la perfezione che inizia a prendere forma. Marzo è stato il mese del Trasloco, del Nido da arredare, preparare: una nuova vita che inizia per noi. In Due Aprile è stato invece il mese dei problemi che tornano a reclamare spazio e attenzione, i giorni delle decisioni importanti, quelle che non riesci a prendere proprio, delle telefonate che rimandi, che  non riesci a fare, la consapevolezza che mi travolge. La scelta di regalarci giorni di pausa e vacanza a Paris Maggio è stato il mese in cui ho cominciato a camminare: i miei Primi Incerti PiccoliPassi.  E poi c'è stata l'idea di inziare la Bai Jia Bei, per regalarmi la possibilità di crederci e di accompagnarmi con dolcezza in qeusto lungo e duro percorso e voi avete tutti aderito con entusiasmo, riempendo questa mia attesa di energia positiva, calore e amore. Un po' una rinascita quindi, ma è stato anche il tempo dello scontro con la solita realtà, quel desiderio, quella voglia di Panza incontrollabile che tornava ad abitarmi a intervalli regolari. Giugno è stato per me il mese del dolore assoluto, quello che ti annienta dentro e fuori, che porta riflessioni e Amore, che ti fa trovare la forza dove credevi ci fosse solo sofferenza, che ti fa scoprire di avere determinazione e volontà, che ti spinge alla decisione, la più difficile, quella di salutare un pezzo consistente di me, del mio apparato riproduttivo, in nome di un Sogno comune. Che ti fa ripartire di nuovo, con una energia mai avuta prima. E poi le visite, io mero corpo analizzato, studiato, giudicato. I giorni in cui mi gioco tutto, in cui mi scontro col mondo, con la sua inadeguatezza difronte al mio dolore. Fino a scoprire che la mia verità, le mie convinzioni, sono più forti di tutto il resto e sono quelle che mi hanno portata a Firenze, quel 29 Giugno, al primo colloquio col centro di Procrezione Assistita. Luglio è stato il mese della pausa necessaria, per ricaricarmi. Della ricerca della leggerezza, ma anche del bisogno di silenzio e pace e di piccole fughe d'amore, con Lui, per prepararci al grande salto. Agosto è stato il mese dell'operazione, che ha occupato tutto lo spazio. Settembre il ricordo di una vacanza strana, diversa da tutte le altre. I primi scambi di mail con la doc di Firenze e le strategie per riempire il tempo dell'attesa. Lui che finalmente trova il coraggio di fare outing coi suoi genitori e per finire le sorprese della Gina, che gioca d'anticipo sui tempi. Ottobre, finalmente ottobre, quando tutto era pronto, per iniziare l'avventura Fivet e io ero lì allo start a chiedere il manuale d'istruzioni.  E due giorni dopo cominciavamo la nostra avventura, pieni di dubbi e paure e speranze, senza sapere dove ci avrebbe portato. Il primo monitoraggio. Novembre è stato il mese dell'Esperimento effettivo: il giorno del Pick up e poi due giorni dopo il Transfer di due meravigliose morule. Il 10 è stato il mio compleanno, il più dolce della mia vita, anche se i giorni del post transfer sono stati davvero duri e faticosi, infiniti ed eterni. Sabato 17 non lo scorderò mai: ho fatto le Beta e ho scoperto di essere Incinta. La prima ecografia. L'inzio del nostro nuovo viaggio, in Tre. Dicembre è stato il mese in cui ho inziato a capire quel che mi stava accadendo, inziato, perché ancora adesso mi pare di vivere in un film. Il 5 è stato il giorno in cui ho scoperto di avere Due Cuori. Il 19 la rivelazione: ho realizzato di avere un Essere Umano in miniatura dentro la pancia!
In questi giorni abbiamo condiviso la nostra gioia con amici e parenti, con alcuni anche il back stage. A questi pochi intimi Lui era solito dire:
- Se mi guardo inditro, se guardo a quei giorni adesso, a distanza e da fuori, mi chiedo: Come ho fatto a fare tutto? -
Ed è davvero così che accade. Prima di intraprendere un percorso ad ostacoli, pieno di incertezze e tranelli, il dubbio e la paura sono tuoi compagi di viaggio. Poi, quando ci sei dentro e tutto chiede la tua presenza lucida e attenta, vai, semplicemente vai e fai quel che va fatto. Poi esausto e appagato ti fermi ad ammirare l'opera magna che hai realizzato ed è forse solo in quel momento che comprendi veramente la portata dell'evento. Ti sorprendi di quel che sei stato capace di compiere, a freddo osservi la scena e ti dici 'Non credevo ce l'avrei fatta e non so neanche dove ho preso tutto quel coraggio, quella determinazione, quella forza. Quella Fede'.  Ma le trovi, è così, perché ce le avevi dentro, senza saperlo. Ed è proprio questo che io aguro a voi e a Noi: di non perdere mai la Speranza e la Fiducia in noi stessi e nel nostro futuro. Di conservare intatta la Fede nel nostro Immenso Potenziale.   Nulla ci è precluso, se solo osiamo crederlo.
Happy New Year. Di cuore.
IL NOSTRO VIAGGIO FINO A QUI (e il mio augurio).

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