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Il nuovo Cagliari e il numero 17

Creato il 24 agosto 2014 da Alessandro Zorco @alessandrozorco

La cosa è nota da tempo, ma personalmente l’ho constatata dal vivo solo ieri sera ritornando dopo parecchi anni allo stadio Sant’Elia per assistere alla prima uscita casalinga del Cagliari di Zeman: le poltroncine numerate dello stadio non hanno effettivamente il numero 17. Dal 16 si passa al 16 bis e poi direttamente al 18. Lo stesso era successo alle poltroncine dello stadio di Is Arenas e alle magliette numero 17 dei rossoblù. La scaramanzia dell’ex presidente del Cagliari, ormai proverbiale in tutta Europa, ha portato Massimo Cellino addirittura a licenziare il portiere del Leeds Paddy Kenny, reo di essere nato il 17 maggio (ecco l’articolo del quotidiano inglese The Guardian). Una scaramanzia che non ha impedito alla nuova squadra di Cellino di inanellare una serie di sconfitte che lo stanno già portando ad esonerare il primo degli allenatori dopo soli due mesi. Il Cagliari di Zeman della nuova era Giulini, che pare non abbia fortunatamente la fisima del numero 17, ha invece vinto 2-0 con il Catania e paradossalmente proprio il numero 17, il neoacquisto brasiliano Farias, ha fatto un partitone segnando un gol e offrendo a Sau l’assist per il primo gol.

 La “maledizione” del 17

Brutta cosa la scaramanzia. Ma non è una faccenda che riguarda soltanto Cellino, di cui le cronache sportive raccontano innumerevoli aneddoti e di cui il povero portiere Paddy Kenny è l’ultima vittima.

paddy portiere Leeds 17

Dialogando su Facebook, un amico esperto di automobilismo mi ha spiegato che il numero 17 è stato bandito insieme al 13 anche nel mondo delle corse automobilistiche.

Ma perché limitarsi al mondo sportivo?

È noto che gli artisti non amano il colore viola e usano la superstizione come un coltello, come dimostra il trattamento inumano riservato dai colleghi alla grande Mia Marini e al cantautore Marco Masini.

Ieri, giornata di rivelazioni, mi è stato fatto notare che sugli aerei italiani (forse anche su quelli stranieri) i posti numero 17 e 13 sono stati eliminati. Qualcuno ipotizza per motivi di marketing, in quanto le compagnie aeree, vista la scaramanzia imperante, avrebbero parecchie difficoltà a vendere quei biglietti. Lo stesso pare avvenga anche per le cabine dei vagoni ferroviari.

Peccato che il numero 17, se la matematica non è un’opinione, non si può eliminare fisicamente. E se malauguratamente un aereo cade o un treno deraglia, gli altri numeri non si salvano miracolosamente.

In realtà la paura della superstizione è frequentissima: un gatto nero che attraversa la strada per qualcuno è sinonimo di una giornata rovinata. Distinti professionisti affidano il loro successo ad amuleti forniti da sedicenti maghi da tenere rigorosamente sempre addosso.

La moderna ed emancipata società occidentale si rivela una società fifona, ancora attaccata a credenze e superstizioni medievali. Chi ha fede in Dio viene tacciato di essere un credulone che si beve tutti i dogmi ecclesiali, ma spessissimo proprio chi è lontano cerca di proteggersi dalla paura dell’ignoto (insita in ogni essere umano) credendo ad altre cose. Spesso molto pericolose.

Credenti o creduloni? Siamo noi a decidere da che parte stare.

Comunque, tornando al Cagliari, è meglio un presidente con i piedi per terra che crede nei mezzi della sua squadra che un presidente scaramantico che si affida a tre panini con la mortadella per invocare tre gol o che fa vestire duemila persone di viola per cercare di neutralizzare i nefasti influssi di una partita che il calendario fa disputare il 17.

Dopo la lunga era Cellino, il numero 17 di Farias ha iniziato nuovamente a far sognare i tifosi del Cagliari. Speriamo che la scaramanzia si sia trasferita definitivamente oltre Manica.

PS. Se avete letto questo articolo fino in fondo, probabilmente non siete affetti dalla sindrome del presidente Cellino!


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