Che senso ha oggi il pacifismo?Che responsabilita’ hanno i giovani oggi contro i peggiori massacri che avvengono in alcune parti del mondo?
In america,il Vietnam ebbe forti ripercussioni sull’equilibrio democratico americano,andando a lacelarlo nelle sue fondamenta di societa’ libera.
Oggi,tutti noi,abbiamo l’eccidio in Syria,con la massiccia operazione militare per zittire i giovani democratici,da parte di Assad dittatore spietato.
I pacifisti hanno e fanno ancora molto contro queste violenze oppure non hanno piu’ ancora alcun peso sulle decisioni dei leader mondiali?
Sembrerebbe che le decisioni persuasive con i vari incontri bilaterali,abbiano piu’ peso e anche se alcune volte scontate,aprirebbero scenari di trattative piu’ o meno convincenti.
Prendere posizione contro operazioni militari e contro stati,e’ sempre ammissibile sotto il profilo della democrazia,poiche’ esprime una parte di societa’ che e’ contro la violenza e che quindi dimostrando cerca di aprire il cuore di tutti verso questi problemi.
In Italia da molto tempo non vedo i pacifisti esprimersi contro quella guerra e quel regime,lasciando le piazze al teatrino della politica e delle tasse.
Forse l’unica cosa ancora valida e’ la marcia della pace Perugia-Assisi,molto sentita e molto compatta da parte delle organizzazioni.
Anche i social network hanno le loro colpe,raccogliendo in toto le proteste e le idee pacifiste,convogliandole in un mondo virtuale e lontano dalla piazza fatta di persone e striscioni.Basta mettere “mi piace” e tutti condividiamo questa e quella iniziativa,sentendoci in pace con noi stessi.
Bisognerebbe ritornare al passato,rendendoci unici nelle lotte autonomamente e liberi da pressioni dei media .
Il pacifismo secondo me adesso vive un momento di stallo,dovuto all’avanzare di internet che ha quasi sedato la voglia di protesta nelle strade.
Diversamente dagli altri movimenti che,paradossalmente,lottano e protestano per guerre di democrazia interne e per diritti negati nel loro territorio.