Il Padrino: apogeo del mafia-movie
Creato il 19 dicembre 2010 da Aleister94
Siamo nel 1972, anno di nascita di una leggenda, che ancora oggi è considerata una tappa necessaria e fondamentale per qualunque appassionato di cinema, o aspirante studioso di storia della mafia, o semplicemente amante di gangster-movies. ''Il Padrino'', fin dall'uscita nelle sale, divenne addirittura una sorta di film di culto, quasi un esempio da seguire, anche per mafiosi veri e reali: infatti, il termine ''padrino'', fu utilizzato come sinonimo di ''boss'', ''capo mafia'', solo dopo l'uscita del film. Quindi, il film ha influenzato non solo la cultura cinematografica, ma ha lasciato un segno indelebile anche nella cultura sociale (sicuramente non solo mafiosa) del nostro tempo, per la cospicua quantità di comportamenti, sentenze e massime( ''un' offerta che non puoi rifiutare'' ad esempio!), ormai facenti parte della forma mentis comune, nel bene e nel male.Il film,diretto dall'italo-americano Francis Ford Coppola, che in seguito diresse anche gli altri due capitoli della saga, era tratto da un romanzo best-seller di Mario Puzo, il quale collaborò anche alla stesura della sceneggiatura. La trama è incentrata sulle vicende della famiglia mafiosa newyorkese ,di origini siciliane, dei Corleone, in un lasso di tempo compreso fra il 1945 e il 1951. Alla testa del clan è posto un capo carismatico, il patriarca della famiglia, chiamato da tutti, in segno d'ossequio e di rispetto, Padrino; costui è don Vito Corleone (interpretato da uno straordinario Marlon Brando). Don Corleone ha quattro figli: Fredo(John Kazale), il primogenito, è un uomo assolutamente inetto e stupido, non possiede alcuna capacità nella gestione degli affari; Sonny(James Caan) è impulsivo e dal grilletto facile, inizialmente, è considerato come il naturale successore di don Vito; Micheal(Al Pacino) invece, è colui che caratterialmente somiglia maggiormente al padre, cinico, freddo e calcolatore, all'inizio sembra non voler immischiarsi negli affari di famiglia. Infine, rimane la figlia Connie(Talia Shire), e, in aggiunta ai quattro figli naturali, il figlio adottivo, allevato dai Corleone fin dalla tenera età, Tom Hagen(Robert Duvall), che, nel contesto del clan, ricopre il ruolo di avvocato e consigliere del Padrino. Il film è divisibile in tre macro-sequenze. La prima, è una presentazione della famiglia Corleone, che ha inizio con la storica scena del matrimonio della figlia del don, Connie. In questa sequenza della pellicola, assistiamo alle varie modalità con cui il Padrino risolve le questioni di coloro che richiedono un favore. Il Padrino svolge varie funzioni a seconda del favore richiestogli: provvede a vendicare l'onore offeso, e, all'occasione, ricopre il ruolo di ''ufficio'' di collocamento e addirittura di ''agenzia matrimoniale''. Il Padrino è l'unica legge che si deve riconoscere, e a lui bisogna accostarsi con sottomissione e rispetto,e, inoltre, qualunque favore che egli rende, deve essere ricambiato: questo è il messaggio che viene mandato allo spettatore in questa prima sequenza. Nella seconda sequenza, si passa da questa situazione di stabilità per i Corleone, ad una situazione di declino e guerra fra clan, causata dal rifiuto da parte del Padrino di entrare nel business della droga con il boss Sollozzo, coadiuvato dal clan newyorkese dei Tattaglia. Sollozzo attuerà un attentato contro il Padrino, che verrà ridotto in fin di vita; Micheal proteggerà il padre in ospedale, poichè il capitano della polizia corrotto Mclusky, aveva fatto sgomberare la scorta di don Vito. In seguito, Micheal vendicherà il padre, uccidendo Sollozzo e Mclusky durante un incontro in un ristorante per trattare una tregua. Mentre Sonny e il suo capo-rione Clemenza, porteranno avanti una guerra senza tregua contro i Tattaglia, Micheal va in esilio forzato in Sicilia, dove troverà moglie, la quale resterà uccisa in un attentato destinato a lui. Intanto a New York, Sonny verrà ucciso a tradimento: infatti, provocato dall'ennesimo attacco d'ira violenta contro la sorella, attuato dal cognato Carlo in accordo con la famiglia dei Barrese, tentando di raggiungere il cognato per punirlo, il figlio del don viene sorpreso in un casello autostradale da un gruppo armato che lo ucciderà a colpi di mitra. Così si apre l'ultima sequenza del film, riguardante la rinascita e la vendetta dei Corleone. Micheal, tornato a New York, si sposerà con la sua ex-fidanzata, che gli darà un figlio. Nel frattempo, don Vito si è ripreso, e decide di lasciare il comando a Micheal, che diviene il nuovo don. Vito Corleone morirà improvvisamente giocando con il nipotino poco tempo dopo: ma non prima di aver dato a Micheal dei preziosissimi consigli su come gestire la situazione della guerra fra clan. Infine, durante il battesimo del figlio di Connie, Micheal fa uccidere tutti i capi delle altre famiglie rivali, Tattaglia, Barrese, Cuneo e Stracci. Dopo questo massacro, Micheal compirà la sua ultima vendetta, facendo uccidere Carlo, che aveva collaborato con i Barrese nell'uccisione di Sonny. Con la scena del rito del ''baciamano'' dei capi-rione a Micheal, che diventa ufficialmente il Padrino, si chiude il film. La pellicola di Coppola ha sicuramente tre punti di forza: la storia avvincente, dominata da una serie di personaggi straordinari, di cui il più rappresentativo è il monolitico don Vito Corleone, uomo intelligente e spietato, e soprattutto portatore di antichi valori e usanze arcaiche. Altro punto di forza, è la varietà di locations in cui si svolge la vicenda, che spaziano da New York alla Sicilia rurale. Infine, è da considerarsi straordinaria l'interpretazione di tutti gli attori, un cast che si può veramente dire ''stellare'', grazie ad un Marlon Brando completamente calato nel ruolo del patriarca dei Corleone, un giovane Al Pacino superlativo, senza nulla togliere agli straordinari Caan e Duvall. ''Il Padrino'', oltre a rappresentare uno dei picchi più alti nella carriera del regista F.F.Coppola e dell'attore Marlon Brando, è da considerarsi come la vetta più alta di un genere cinematografico, il mafia-movie, che con quest'opera raggiunge il suo apogeo, poichè furono creati e racchiusi in quest'opera tutti gli stereotipi e le vicende tipiche del genere, che saranno riprese e copiate da tutti i ''successori''. ''Il Padrino'' avrà due sequels, uno, Parte II, sotto molti aspetti pari al primo capolavoro, l'altro, Parte III, discreto nel complesso, ma molto inferiore ai primi due.
VOTO: *****
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