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Dopo questa prima cima pero' il paesaggio si appiattisce di nuovo. C'immaginavamo gia' i vulcani, l'attrazione principale del Parco, ad aspettarci subito dopo questi primi tornanti e invece... l'attesa continua. Li vediamo in lontananza pero' e l'emozione cresce! E' quasi sera quando arriviamo e il centro informazioni e' gia' chiuso. Ad accoglierci pero' e' la maestosita' e imponenza del Chateau Tongariro, un hotel di lusso in stile Liberty che sembra totalmente fuori luogo ma allo stesso tempo ha un fascino nostalgico da Gran Tour che mi piace molto!
Purtroppo il cielo e' nuvoloso e non rende bene l'idea, vi consiglio di farvi un viaggetto sul sito dell'hotel (che comunque ha la fama di accogliere tutti nella zona bar, siano essi ospiti dell'albergo o meno), potrebbe essere una meta ideale per un viaggio di nozze! (Si vede che penso poco ai matrimoni in questo periodo eh?). Occhio alle previsioni sulle eruzioni, per evitare notti troppo....bollenti! Ok, battuta stupida...
Noi, da bravi backpackers senza un soldo, pernottiamo al vicino campeggio, dove trascorriamo una notte piuttosto freddina ma le varie capatine alla cucina comune (calda come un cratere! ok ok, la smetto!) ci fanno 'ripigliare' un po'! Il giorno seguente, armati di poche provviste perche' non avevamo calcolato che molto spesso in Nuova Zelanda si arriva in paesini minuscoli dove non c'e' neanche l'ombra di un alimentari (scordatevi i supermarket fuori dalle citta' piu' grandi), siamo pronti per partire alla conquista della cima del vulcano Ngauruohe. Di vulcani ce ne sono tre a dire il vero, uno accanto all'altro. C'e' il Ruhapeu, imponente e corredato di funivia per ascese piu' ...docili (per arrivare in cima pero' bisogna comunque fare un bel tratto a piedi) dove fra l'altro sorgono gli impianti sciistici. E poi c'e' il Ngauruhoe che e' praticamente un'altra 'bocca' di Tongariro, ma che appare a tutti gli effetti una montagna a se'. Il famoso percorso di trekking 'Tongariro Alpine Crossing' va proprio da Tongariro a Ngauruhoe. E' talmente gettonato che ci sono ben 3 partenze ogni mattina per percorrerlo. Gli autobus ti prelevano dal luogo in cui pernotti e ti scaricano all'inizio del percorso per poi riprenderti alla sera dall'altra parte. La traversata e' lunga ma non troppo difficoltosa. L'unica cosa che viene raccomandata e' un abbigliamento intelligente perche' anche da queste parti il tempo e' assolutamente imprevedibile! Noi, avendo poco tempo e pochi soldi (l'ho gia' detto?) optiamo per una camminata fai-da-te. La meta come dicevo e' il Ngauruhoe, altezza 2291mt. Partiamo dal parcheggio del circuito Mangatetopo Mangatetopo e seguiamo il sentiero che all'inizio e' una semplice passeggiata adatta a tutti perche' si snoda su passerelle in legno. Poi il legno lascia il posto alla terra e alle pietre e ad una salita non troppo faticosa. Giunti poi sulla parte 'piana' alle pendici del vulcano, che sembra di poter toccare con un dito, ci si rende presto conto della difficolta' dell'ascesa che ci si trova davanti. Le pendici del vulcano sono praticamente a 45 gradi e il terreno non e' piu' 'solido' ma ghiaioso e a tratti addrittura sabbioso. Cosicche' i piedi vi affondano e se non si e' ben allenati scordatevi la cima... Io mi sono fermata a meta' in lacrime perche' volevo tanto raggiungerla ma ero totalmente esausta e ogni passo rappresentava uno sforzo enorme. A quanto pare d'inverno la sabbia s'indurisce al punto da poter essere semplicemente calpestata ma il problema diventa un altro... la neve! E chi decide di salirvi deve essere armato di ramponi ecc... Ma non voglio demoralizzarvi, dalle foto che ora seguono potete vedere come valga la pena farvi anche solo il primo tratto della passeggiata! E per i piu' in forma, ci sono anche le foto di Carlo del cratere e della vista da lassu'... Ma andiamo di galleria fotografica! Peccato solo che il cielo non era terso, ma anche le nuvole hanno contribuito all'atmosfera del tutto particolare di questo posto...
Quella 'piramide' in lontanaza e' la cima di un altro vulcano: il Taranaki, nell'Egmont National Park, vicino a New Plymouth, sulla costa occidentale. Per la sua forma di vulcano 'perfetto' e per la somiglianza col monte Fuji, e' stato il set del film 'L'ultimo samurai'. Sempre a proposito di film, non si puo' dimenticare il Signore degli anelli. Sui pendii del monte Ruapehu sono state girate alcune scene della scalata di Frodo del Monte Fato per gettare l'anello. Anche se il vulcano di riferimento era il Ngauruhoe, ma siccome la cima di quest'ultimo e' sacra ai Maori, non e' stato possibile registrare le scene del lancio dell'anello all'interno del suo cratere.
E il giorno seguente, mentre partiamo, il Ruapehu in lontananza sembra salutarci, con la cima innevata a sorpresa:-)
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