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Il paese dei tulipani a rischio bolla immobiliare

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Il Paese è uno dei pochi in Europa a vantare una tripla A, giudizio di massima affidabilità creditizia. Anche in forza di questa solidità ha spesso puntato i piedi ai vertici europei, insieme con altri paesi Il paese dei tulipani a rischio bolla immobiliare“core” come la Germania o la Finlandia, per bloccare soluzioni troppo a favore dei “periferici (vedi lo scudo anti-spread).Dietro la stabilità di facciata di un paese a tripla A, si nasconde tuttavia un tallone d’Achille che si chiama bolla immobiliare. Negli ultimi 15 anni il prezzo del mattone è lievitato velocemente con un picco tra il 1996 e il 2001, un quinquennio che ha visto le quotazioni immobiliari salire dell’80% stando al sito Global Property Guide. Questa impennata è stata innescata dal fatto che nel Paese le rate del mutuo sono interamente deducibili fiscalmente (caso unico in Europa). NELLA FOTO SOTTO UNO SCORCIO DI AMSTERDAM, le tipiche case affacciate sui canali che percorrono il centro cittadino.Il paese dei tulipani a rischio bolla immobiliare La diffusione di tipologie di mutui particolarmente “disinvolte” ha poi fatto il resto.di Andrea Franceschi leggi su Sole24Ore Ma non è finita, visto che in Italia siamo tanto bravi a segnalare modelli altrui, ascoltate cosa succede … L’inflazione sanitaria olandese è cresciuta negli ultimi dieci anni di un impressionante 71,4 per cento. Già che ci siamo, è utile analizzare come funziona il sistema sanitario di quel paese. Dopo la riforma del 2006 la sanità olandese poggia su due pilastri: un’assicurazione pubblica obbligatoria per il long term care e le disabilità, che ad oggi rappresenta il 27 per cento della spesa sanitaria del paese, ed un’assicurazione privata per i trattamenti medici di routine (o breve termine), incluso il medico di base e le ospedalizzazioni, che incide per il 41 per cento della spesa sanitaria totale.L’inflazione sanitaria olandese è cresciuta negli ultimi dieci anni di un impressionante 71,4 per cento. Già che ci siamo, è utile analizzare come funziona il sistema sanitario di quel paese. Dopo la riforma del 2006 la sanità olandese poggia su due pilastri: un’assicurazione pubblica obbligatoria per il long term care e le disabilità, che ad oggi rappresenta il 27 per cento della spesa sanitaria del paese, ed un’assicurazione privata per i trattamenti medici di routine (o breve termine), incluso il medico di base e le ospedalizzazioni, che incide per il 41 per cento della spesa sanitaria totale. In questo secondo caso, quello dei trattamenti ordinari, il premio assicurativo è sostenuto per il 50 per cento dal datore di lavoro, per il 45 per cento dal lavoratore, e per il 5 per cento dallo stato. Per evitare fenomeni di rifiuto di assicurazione per patologia, lo stato ha creato un un pool di rischio comune o equalizzato, ed ha imposto alle assicurazioni private di elaborare dei pacchetti assicurativi standard. Sono previste detrazioni fiscali per rendere meno oneroso l’acquisto della polizza da parte del cittadino. tratto da icebergfinanza.com 28 settembre 2012


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