di Maria Pia Caporuscio. Giovanni Floris nella trasmissione “Che tempo che fa” pareva meravigliarsi che i nuovi presidenti di camera e sanato si siano ridotti del 30% lo stipendio, che per questa categoria equivale alla rinuncia di due pacchetti di sigarette. Sarebbe interessante chiedergli come mai non si è meravigliato quando il mastro Titta della Fiat, ha tolto i dieci minuti di riposo agli operai? Questa si che è una cosa che grida vendetta!
Quante ore al mese i politici passano sul posto di lavoro? E in base a quale criterio si possa stabilire che una persona debba guadagnare cifre da lotteria, per davvero al di fuori della decenza, mentre tutti gli altri si devono accontentare di mille euro al mese? E per favore non venissero a dire che per fare politica occorra il cervello di un genio, lo sappiamo tutti come vanno queste cose. Sappiamo bene che basta appartenere alla famiglia di un politico per avere assicurata la carriera, basta essere figlio di un attore per fare l’attore, ma di che stiamo parlando? Ci sono laureati con trenta e lode che non avendo santi in paradiso, devono ringraziare la sorte, se riescono a fare i commessi nei supermercati. Se lo stare seduto qualche ora la settimana sugli scranni del Parlamento, consente uno stipendio di questa portata, quanto si dovrebbe pagare un operaio che passa tutta la sua giornata a faticare (faticare!), privato del piacere di passeggiare, conversare, prendere un caffè con gli amici e tornare a casa con le ossa rotte, cenare in fretta e buttarsi sul letto per ricaricarsi delle energie per il giorno successivo?
E non venite a dire che la classe politica ha delle responsabilità per le quali ne deve rispondere, per favore! C’è solo da ridere nel sentire queste cose. Chi mai tra loro si è per davvero assunta la responsabilità e abbia pagato per i propri sbagli, chi? Vorrei un nome! In realtà succede esattamente il contrario: se un politico sbaglia (leggi ad personam, porcellum elettorale ecc. ecc.) ha pagato qualcuno? Si certo qualcuno ha pagato: la popolazione!
Purtroppo succede anche di peggio: se un politico riceve mazzette per appalti inutili o addirittura dannosi per il paese, viene impedito alla magistratura di perseguirlo, cosa che non accade col resto dei lavoratori. Per favore evitate di parlare di responsabilità che non esiste! Quello che purtroppo esiste è che, a chi lavora sul serio viene concessa l’elemosina, mentre chi lo sfrutta se la spassa.
Azzerare questa differenza di sicuro sarebbe cosa buona e giusta, altroché difendere questo infame e disumano sistema, questa vergognosa cuccagna dove chi fa poco o niente è proprio quello che guadagna.
Magazine Attualità
di Maria Pia Caporuscio. Giovanni Floris nella trasmissione “Che tempo che fa” pareva meravigliarsi che i nuovi presidenti di camera e sanato si siano ridotti del 30% lo stipendio, che per questa categoria equivale alla rinuncia di due pacchetti di sigarette. Sarebbe interessante chiedergli come mai non si è meravigliato quando il mastro Titta della Fiat, ha tolto i dieci minuti di riposo agli operai? Questa si che è una cosa che grida vendetta!
Quante ore al mese i politici passano sul posto di lavoro? E in base a quale criterio si possa stabilire che una persona debba guadagnare cifre da lotteria, per davvero al di fuori della decenza, mentre tutti gli altri si devono accontentare di mille euro al mese? E per favore non venissero a dire che per fare politica occorra il cervello di un genio, lo sappiamo tutti come vanno queste cose. Sappiamo bene che basta appartenere alla famiglia di un politico per avere assicurata la carriera, basta essere figlio di un attore per fare l’attore, ma di che stiamo parlando? Ci sono laureati con trenta e lode che non avendo santi in paradiso, devono ringraziare la sorte, se riescono a fare i commessi nei supermercati. Se lo stare seduto qualche ora la settimana sugli scranni del Parlamento, consente uno stipendio di questa portata, quanto si dovrebbe pagare un operaio che passa tutta la sua giornata a faticare (faticare!), privato del piacere di passeggiare, conversare, prendere un caffè con gli amici e tornare a casa con le ossa rotte, cenare in fretta e buttarsi sul letto per ricaricarsi delle energie per il giorno successivo?
E non venite a dire che la classe politica ha delle responsabilità per le quali ne deve rispondere, per favore! C’è solo da ridere nel sentire queste cose. Chi mai tra loro si è per davvero assunta la responsabilità e abbia pagato per i propri sbagli, chi? Vorrei un nome! In realtà succede esattamente il contrario: se un politico sbaglia (leggi ad personam, porcellum elettorale ecc. ecc.) ha pagato qualcuno? Si certo qualcuno ha pagato: la popolazione!
Purtroppo succede anche di peggio: se un politico riceve mazzette per appalti inutili o addirittura dannosi per il paese, viene impedito alla magistratura di perseguirlo, cosa che non accade col resto dei lavoratori. Per favore evitate di parlare di responsabilità che non esiste! Quello che purtroppo esiste è che, a chi lavora sul serio viene concessa l’elemosina, mentre chi lo sfrutta se la spassa.
Azzerare questa differenza di sicuro sarebbe cosa buona e giusta, altroché difendere questo infame e disumano sistema, questa vergognosa cuccagna dove chi fa poco o niente è proprio quello che guadagna.
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