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Il pane a chi serve

Da Maxdejavu

IL PANE A CHI SERVEOggi vogliamo divagare un pò dalle solite avventure del branco di casa Dejavù e vogliamo proporvi una “manifestazione” davvero interessante.
Non vogliamo fare l’angolo “coscienza pulita” ma vorremmo nel nostro piccolo dare ancor più visibilità a questo meraviglioso progetto in quanto le buone idee vanno necessariamente sponsorizzate e divulgate!

Questo progetto si chiama “A chi serve”

IL PANE A CHI SERVE

[...] Il pane a chi serve è un progetto delle Acli di Roma e dell’Unione panificatori della Confcommercio di Roma, realizzato col sostegno di Roma Capitale. Recupera pane e prodotti da forno altrimenti destinati allo smaltimento, e li distribuisce a persone in condizione di bisogno tramite le realtà che si occupano di solidarietà nel quartiere.
Tradotto: pane e prodotti da forno “del giorno prima”, buoni ma destinati allo spreco, vengono ritirati presso i forni dalle realtà solidali di quartiere, che le distribuiscono a chi ne ha bisogno. La Confcommercio stima in 2.000 mila quintali al giorno la produzione di pane a Roma e provincia. Il 10% – 200 quintaliè puro spreco. Il pane A Chi Serve punta a recuperare e ridistribuire 2 quintali di pane e prodotti da forno, ogni giorno.

Il pane A Chi Serve esprime una rete solidale tra negozianti e realtà di solidarietà. [...]

Abbiamo provato a contattare Emanuele Bissattini responsabile del progetto “A chi Serve” via mail. Gli abbiamo chiesto se questo progetto sia puramente regionale/cittadino o se abbiano intenzione di ampliarlo a livello Nazionale! Qui di seguito estrapoliamo uno stralcio della risposta…

[...]Ciao Max,
Grazie infinite.
Si, pensiamo di ampliarlo. siamo partiti quatti quatti: due municipi
di Roma per rodare la macchina e mettersi alla prova. da settembre ci
allargheremo (gradualmente) al resto del tessuto cittadino, e in un
secondo momento proveremo ad allargare il progetto ad altre regioni.

Emanuele Bissattini
Responsabile A Chi Serve
065708751 / 3480534393 / [email protected]
http://www.achiserve.it/ [...]

Dovremmo far girare questo messaggio veramente positivo.
Innanzitutto il primo messaggio è “abbattiamo lo spreco quotidiano“. Ogni giorno in Italia vengono buttate tonnellate di cibo mentre in ogni angolo del paese e del mondo ci sono persone che forse non si possono permettere un tozzo di pane!
Abbattiamo lo spreco e cerchiamo di aiutare in maniera intelligente chi ha bisogno di un aiuto. Non tutte le persone allungano la mano o bussano alla nostra porta per mormorarci un soffocato aiuto, ma diversamente, vanno a chiedere dove sanno di non essere giudicati e/o disprezzati. Trovare soluzioni alternative alla “carità dell’euro” dato in mano ai semafori o per le strade è un modo per ridare dignità a quelle persone che non vorrebbero la misericordia altrui per se o per la propria famiglia ma che, volenti o nolenti, si sentono obbligati da situazioni che non possiamo e non dobbiamo giudicare.

Io non so cosa farete voi dopo aver letto questo post ma vi dico cosa faremo noi.
Io domani stamperò le locandine e le appenderò alla mia chiesa parrocchiale e nei 3/4 forni di panificatori della mia zona nella speranza che il Tam Tam assolutamente gratuito possa arrivare ad aiutare chi ha bisogno del nostro aiuto. Magari sentire Emanuele Bissattini e trovare il modo per ampliare il progetto anche alla propria città/paese/regione…

Voi potreste fare la stessa cosa ma se non avete tempo di stampare e appendere… potreste semplicemente far girare il messaggio.


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