Magazine Lifestyle

Il panettone

Creato il 03 dicembre 2015 da Morgatta @morgatta

tegamiescarpette

Nella mia tradizione familiare il panettone non ha mai avuto molto spazio. O meglio, c’era, ma veniva in coda alla frutta secca, ai dolcetti di natale (praticamente delle bombe di cioccolato semi-puro), alle zeppole fritte con il miele e agli struffoli (fritti pure loro). Il panettone è sempre stato un extra, regalo di qualche collega o ospite che pareva brutto non aprire, ma che poi finiva sempre mangiato a colazione del giorno dopo. E poi io, a tutti quegli inserti di canditi e uvetta, ho sempre preferito l’inutile semplicità del pandoro. Più gestibile. Soprattutto se poi ci devi spalmare cose sopra, come la crema chantilly o la nutella (sì, nei momenti topici in cui desideri solo morire zuccheroso). Eppure anche il panettone ha il suo fascino, soprattutto quando lo vedi prendere forma in diretta. Dagli ingredienti all’impasto, ai dadini colorati di canditi fino all’uvetta, la tipica forma a cupoletta moderata una volta uscito dal forno (non troppo esosa, mi raccomando) e quel colore giallone che comunque mette allegria. Devo dire che era anche parecchio buono. Con la sua crema accanto poi…ciao! Devo ammettere, però, che tutto il procedimento richiede tempo, cura e mooolta pazienza. Non è una ricetta per me ;)

IL PANETTONE DI MARIO (in 6 scatti)

IMG_7964
IMG_7965
IMG_7966
IMG_7967
IMG_7968
IMG_7969

Anche da asporto…solo al Caffè Notte! (FI) E voi siete per il panettone o pandoro?



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog