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Il pannolino eco sostenibile

Creato il 17 settembre 2013 da Kalaris @EssereFreelance

Il pannolino eco sostenibile

Ricordo ancora il primo giorno che ho cercato di capirci qualcosa in fatto dipannolini lavabili: non ero ancora in attesa e ci stavo pensando solamente alla lontana, ma io sono una donna previdente e mi piace cadere sempre in piedi. D’altronde le cose succedono quando meno te lo aspetti e se c’è da ballare è bene farlo senza troppi pensieri. 

Così ho scelto di togliermi il dente fin da subito optando per il pannolino eco sostenibile, per dirla facile il pannolino lavabile. Ce ne sono diverse tipologie: io ho optato per quello diviso in tre parti. C’è un guscio impermeabile e due parti assorbenti che si staccano piuttosto comodamente, sia quando li devi lavare sia quando li devi far asciugare.

Sono tre mesi e mezzo che li uso, alternando per necessità con i panni usa e getta (quando mi sposto per lunghi periodi, e quando rimango momentaneamente senza)  e finalmente posso dirti la mia: io adoro i panni lavabili nonostante non tutti condividano, amici e conoscenti la mia scelta che trovano un pelino retrò. Ma visto che del giudizio degli altri mi curo davvero poco ho seguito la mia sensazione iniziale dettata da tre motivi: rispetto di mia figlia, rispetto dell’ambiente, rispetto del mio portafoglio.

Se sei alla disperata ricerca di scoprire l’oscuro fascino del pannolino lavabile, questo è probabilmente il post che cercavi.

Panni-lavabili-3

Ecco qualche riflessione che potrebbe farti decidere per i panni lavabili:

  • la spesa nel lungo termine è decisamente inferiore a quella che dovresti sostenere scegliendo panni usa e getta. Io ho comprato 20 Pop In dellaDan Pete spendendo 259 euro. Ho trovato quella che reputavo un’occasione su ebay: ti puoi immaginare la mia faccia quando, qualche mese dopo, li ho trovati a 159 euro;
  • il sederino di mia figlia, coccolato esclusivamente con del burro di karitè è di una morbidezza che vien da morsicarlo tutto il giorno;
  • reputo che siano più igienici rispetto agli usa e getta. Li lavo in lavatrice utilizzando qualche goccia di tea tree oil, una puntina di detersivo e la palla eco per lavatrice che a grande sorpresa funziona per davvero. Con 20 panni ho la necessità di caricare la lavatrice una volta ogni due giorni;
  • le veline biodegradabili (10 euro circa per 160 strappi) sono la risposta ideale alla domanda più comune che mi pongono “ma con la cacca come fai?”. Tolgo la velina dal panno sporco, la butto nel wc o nel cesto dell’umido (è biodegradabile) e metto a mollo i panni fino al carico successivo;
  • per la notte esiste uno strato assorbente ulteriore che io per ora non ho ancora avuto necessità di utilizzare;
  • grazie ai bottoncini presenti sul davanti i panni sono regolabili in base alle fasi di crescita della mia bambina. Per intenderci questi panni la accompagneranno fino al vasino;
  • reggono bene i lavaggi in lavatrice e credo li potrò utilizzare anche per i prossimi figli.
  • Panni-lavabili-1

Beh qualche aspetto negativo lo hanno anche questi pannolini:

  • tanto per cominciare sono piuttosto voluminosi. Questa estate per spostarmi dovevo caricare una sacca solo con i panni;
  • la bambina va cambiata spesso. In linea di massima ogni 2/3 ore le cambio il panno (in base alle necessità), ma credo che anche con i panni usa e getta le tempistiche siano similari;
  • se mal posizionati di tanto in tanto si verifica qualche perdita di pipi. Le fibre naturali di cui sono composti non sono certo assorbenti quanto i materiali artificiali che compongono i panni usa e getta;
  • i tempi di asciugatura durante l’inverno potrebbero rivelarsi  molto troppo lunghi. In quel caso sopperirò utilizzando qualche usa e getta;
  • vanno lavati, stesi, raccolti e ripiegati, attività serale che spesso e volentieri mi rilassa e che svolgo seduta sul divano con il mio maritino, per cui non so se si possa trattare per davvero di un aspetto negativo.

Insomma, quella dei pannolini lavabili, che fanno piuttosto vintage emamma green è stata una delle mie migliori scelte, buona quasi quanto quella del mei tai, ma di questo parleremo un altro giorno.


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