Oggi il Papa è stato a Palermo. E ha parlato di mafia. Ma io non parlerò di questo, lo so, sono stato scorretto, col titolo intendo, ma la storia che vado a raccontare, la brutta storia che purtroppo vi racconto, con Ratzinger e con l’arroganza criminosa c’entra comunque. La fumetteria AltroQuando, sita nel centro di Palermo, in via Vittorio Emanuele, in occasione della prestigiosa visita, ha organizzato, a partire dal 30 settembre, una mostra dal titolo “La papamobile del futuro”, con schizzi e lavori a tema pontificio. Nel gran giorno, cioè oggi, Filippo Messina e Salvatore Rizzuto Adelfio, hanno pensato di affiggere uno striscione sull’uscio della libreria, uno striscione con su scritto “I Love Milingo”, una provocazione intelligente ed elegante, e inattaccabile; chi mai si sognerebbe di trovare offensiva una dichiarazione d’amore? E non a Hitler, non a un mostro, ma a un uomo di chiesa. Chi mai si sognerebbe di fare questo? La Digos. Che trenta minuti dopo irrompe nella libreria rimuovendo lo striscione e le locandine della manifestazione, in quanto, appunto, ritenute offensive. Io non sapevo che le forze dell’ordine intervenissero su quello che può apparire offensivo, pensavo che si occupassero di ordine pubblico, e francamente pensare a una processione che si trasforma in rissa e saccheggio urbano dopo aver letto lo striscione di AltroQuando, beh… faccio un po’ fatica senza l’ausilio di allucinogeni, ma dicevo che non sapevo che la pubblica sicurezza intervenisse su fatti potenzialmente offensivi, no perché io mi ritengo profondamente offeso da quello che è successo, io mi ritengo profondamente offeso davanti alla prepotenza, specie se indossa una divisa. Il video sottostante è stato girato da uno dei proprietari della libreria, qui il blog di AltroQuando.