Amedeo Gaetani
Il paradigma olistico e la concezione unitaria dell’essere umano e dell’esistenza nascono da un essere umano integro e consapevole della sua unità. Un essere umano che vive in modo naturale e consapevole. Che sente la sacralità di ogni istante e di ogni cosa. Le avanzate ricerche sul cervello, da me condotte, negli ultimi dieci anni, in Italia e in alcuni monasteri Himalayani, rivelano che in stato di depressione, malattia o crisi esistenziale le onde elettroencefalografiche del cervello sono a bassa sincronizzazione (bassa coerenza), mentre in stati di creatività, di integrità psicofisica e di meditazione si manifestano onde armoniche ad altissima sincronizzazione (altissima coerenza). Una persona che vive l’unità tra l’anima, la mente, le emozioni e i suoi bisogni fisici, che pensa col cuore e agisce con la consapevolezza di essere parte di un delicato equilibrio sociale ed ecosistemico. L’unità interiore si riflette quindi istantaneamente – attraverso il cervello – sulla salute e sul comportamento e genera un modo unitario di percezione di sé e del mondo. Questo modo unitario e quindi armonico, equilibrato e non violento di pensare e agire è la radice del pensiero olistico, e della visione unitaria dell’essere umano e del pianeta. Esso rappresenta la più importante rivoluzione culturale della nostra epoca. E’ unicamente da questo nuovo paradigma che possiamo aspettarci una radicale trasformazione del nostro modo di vivere e di concepire il mondo.
Il problema planetario, per risolvere l’attuale crisi ecologica e sociale è quindi intimamente legato al processo di riarmonizzazione e di evoluzione umana. In altri termini salute globale e sviluppo del potenziale umano. Oggi tuttavia i medici curano solo il corpo, gli psicologi la mente e i religiosi lo spirito: questa divisione non ha più senso di esistere. L’essere umano è un’unità complessa e deve essere curato nella sua globalità.