Rudolf Jacobs era un ufficiale della marina tedesca: nel 1943 venne mandato alla guida di un commando nazista nella zona di Lerici. Qui entrò in contatto con alcuni antifascisti e si decise a disertare per entrare a far parte della brigata Muccini, formazione partigiana della zona.
Morì il 4 novembre del 1944, durante un'offensiva al comando militare fascista di Sarzana.
Nel luogo in cui cadde, crivellato dai colpi dei suoi stessi compatrioti, sorge ora una lapide che ricorda il suo sacrificio: resta la sua testimonianza di uomo che ha creduto nei valori democratici fino alla morte.
“In ogni circostanza, anche la più difficile, l'uomo resta sempre un essere con capacità di raziocinio e di scelta”.Con queste parole, dello storico Paolo Pezzino, mi piace infine creare un collegamento fra Rudolf Jacobs e Libero Grassi, di cui ho parlato ieri.