di: Matteo Guinness
Da mesi e mesi sul quotidiano l’Unità abbiamo la sventura di leggere articoli di basso giornalismo, che hanno l’unico scopo di denigrare il Movimento Cinque Stelle accusandolo di ogni malefatta possibile. Principale autore di questa campagna è Toni Jop, specializzatosi in articoli denigratori della peggior specie.
Ora, premesso che chi scrive questo pezzo non è un particolare sostenitore del Movimento di Grillo, è evidente l’idiozia di un simile comportamento: non solo ci si inimica un possibile appoggio per governare (come invece è successo alla regione Sicilia) specialmente in una situazione elettorale bloccata come quella uscita dalle urne, ma non si fa un bel servizio al giornalismo, specialmente quello orgogliosamente schierato dal quale ci si aspettano proposte e poco altro.
Rivelatore è l’ultimo articolo di Toni Jop, uscito il giorno più importante, quello delle elezioni: crediamo quindi fosse l’asso nella manica, la cannonata risolutiva. Il titolo ci ha subito attratto: “Grillo, dietro le urla quanti silenzi e ambiguità sulle cose da fare”.
Ci accingiamo a leggere credendo di trovare argomenti su stato sociale, politiche economiche, insomma quello che servirebbe all’Italia e che credevamo interessasse a un giornale come l’Unità (questa è una piccola bugia, lo sappiamo che all’Unità non interessano questi argomenti).
Inizia la lettura e ben presto scopriamo che quello che Jop trova da ridire su Grillo e il movimento sono tre argomenti, per lui ovviamente fondamentali: si pone tre domande, che a suo avviso metterebbero in difficoltà i cinque stelle una volta per tutte. Come si schiera il Movimento in politica estera? E sullo ius soli? E sui matrimoni omosessuali?
Ora chiaramente si capisce qui perché il centrosinistra ha perso le elezioni: citare questi come argomenti centrali e soprattutto svilupparli come è stato fatto è quanto meno ridicolo. Ridicolo è chiedere della politica estera e considerare l’Iran e Amhadinejad (che fra l’altro ormai è in declino nello Stato persiano) come criminali perché così ci viene detto da Washington. In più campando in aria l’ipotesi che Grillo non li attacchi costantemente perché ha parenti iraniani. Ma per favore! Proprio sull’attacco immotivato (per noi, non per la strategia globale Usa) all’Iran si basa la strategia di Stati Uniti e Israele, per il controllo del grande medio oriente. Ma che importa questo a Jop.
Soprattutto poco importa delle leggi e della realtà quando si parla dello jus soli. In Inghilterra è stato addirittura tolto anni orsono quando si è capito che gli stranieri andavano li a far nascere figli solo per interesse a breve termine. Comunque non è questo il punto, il punto è che in Italia la legge c’è, potrebbe essere migliorata, ma anche oggi i figli nati nel nostro Paese di immigrati possono già diventare cittadini italiani a tutti gli effetti al compimento del diciottesimo anno di età (prima hanno comunque tutti i diritti). Si potrà pure semplificare la possibilità di questa scelta, ma già è stato tutto pensato dai padri costituenti, senza bisogno di fare la riforma ideologica dello jus soli.
Per il terzo punto, matrimoni omosessuali è chiaro come sia l’ennesimo argomento che interessa pochi fanatici e non solletica la pancia del Paese: interessata a giustizia e buon governo, a economia, crescita e lavoro.
Per concludere appare evidente come gli stessi temi che secondo Jop appaiono deboli, sono forse la forza dei cinque stelle, comunque ne simboleggiano la libertà di pensiero e scelta. E si capisce pure come mai il centro sinistra in Italia sia ormai nulla più che una barzelletta. Si interessa ad argomenti inutili e vede in quelli la centralità del dibattito; e sia chiaro si potrebbero fare appunti al Movimento di Grillo: sovranità nazionale (http://coriintempesta.altervista.org/blog/lettera-aperta-a-beppe-grillo-e-ai-grillini/), interesse per argomenti minori come wifi e altro. Ma di questo i morti che parlano non hanno la minima idea.