Il passadondolo e il fantasiologo
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Il passadondolo e il fantasiologo
Fantasticazioni su parole d’un tempo e su parole perdute
Che cos’è il “passadondolo”? E il “pimpirimpì”? E il “calamone”? Ci sono parole comuni e parole bizzarre, parole che crediamo di conoscere e parole inventate, parole andate perdute e parole da adottare per proteggerle. Ai Viaggi del Caffè Letterario (via Bernardino Luini, 9) il prossimo 23 maggio alle 18 si parlerà di parole viste dall’immaginazione, dalla fantasia e dalla creatività. A occuparsene sarà lo studioso Massimo Gerardo Carrese, che si descrive con un vocabolo a dir poco stravagante: “fantasiologo”. Che cos’è “un fantasiologo” e se è una parola inventata lo si scoprirà meglio il 23 pomeriggio ma intanto Carrese, che svolge da oltre un decennio l’attività di fantasiologo come lavoro a tempo pieno, scrive sul suo blog (www.fantasiologo.com) che il fantasiologo è uno studioso di Storie e caratteristiche dell’immaginazione e della fantasia. Con lui sarà presente Enrica Caretta, redattrice di Marie Claire e autrice del dizionario “Il passadondolo”, che ha raccolto un elenco di parole da adottare e altre da inventare intervistando scrittori, cantanti, poeti: da Patrizia Valduga ad Alessandro Bergonzoni, passando per Remo Bodei e arrivando ad Andrea Camilleri. Massimo Gerardo Carrese tiene in università e in scuole di ogni ordine e grado incontri sulla fantasia e sull’immaginazione visti in ambito interdisciplinare e quotidiano, è membro dell’Accademia dei Ludogrammatici, socio della Dante Alighieri (per cui ha adottato da circa un anno le parole “abbecedario” e “alfabetiere”), cultore di enigmistica e dell’Opificio di Letteratura Potenziale. L’ingresso è libero.
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