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Il passato continua a bussare

Creato il 20 agosto 2010 da Pulfabio
Il passato continua a bussareDa quando scrivo post in questo blog - ma già dai tempi in cui aggiornavo un vecchio sito in Geocities - l'intenzione è sempre stata quella di cercare di fissare nero su bianco qualcosa che mi ha colpito, un particolare che ho osservato, un personaggio originale, un profumo squisito o un odore da voltastomaco, ma anche solo un pensiero, una fantasia, un'impressione. Normalmente giro, osservo, fantastico, poi qualcosa raggiunge il mio radar e butto giù un appunto. Più tardi, una volta davanti al PC, ne tiro fuori un post. Ultimamente però vengo perseguitato da episodi del passato, più o meno remoto, che non ho catturato nemmeno in un fazzoletto di carta. E mi ritrovo a scrivere della mia vita in Cina, in Laos o a Singapore. Fortunatamente il ricordo è spesso ancora vivido. O a volte magari faccio un miscuglio di realtà e immaginazione talmente realistico che inganno pure me stesso. Ma questo è secondario. La domanda che mi stuzzica è: tutto ciò è casuale? Qualche strano trucco del cervello? Flussi mnemonici intrappolati in quei canaloni di materia grigia che come orbite di corpi celesti si incrociano ora e poi chissà, di nuovo tra cent'anni, due ere glaciali o mai più? O questo passato che rimette la testa fuori dal buio del dimenticatoio ha un senso? Queste immagini, aneddoti, personaggi di anni fa che credevo perduti tornano ora a bussare alla porta della memoria per comunicarmi qualcosa, un significato generale, al di là di quelli dei singoli racconti? La risposta me la potrebbe dare un analista, ma non ho né i soldi né la voglia per andarglielo a chiedere.E poi chi lo sa? La spiegazione alla fine forse è più semplice. In fondo io col passato ho un rapporto speciale: sono da sempre un nostalgico cromosomico. Ve l'ho già detto qui e più recentemente anche qui
E allora sotto col prossimo post dal passato.
Immagine "Neurons in the brain", di Hljod.Huskona (CC), da flickr

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