Il Pastrano bianco, La vita lavata, Viaggio rosso in acque tinte
Dal ricordo all’oltranza attraverso il lieve distendersi nel verso della memoria. Il pastrano bianco è insieme suggestione intensa e concentrazione di luoghi e tempi, materia attraverso la quale un passato mai dissolto nei ricordi trattiene a sé un presente nostalgico, ma anche un tempo nuovo e delicato, un’oltranza lontana ma mai antica perché perennemente resa viva nel verso.
Il pastrano bianco
Accanto
ho un pastrano bianco,
come i lunghi, pazienti inverni
dei vecchi pastori
quando andavano nel mondo
sulla neve soffice, lieve
della Meraviglia.
L’ho messo appeso a dei ganci
ficcati nel legno dietro la porta
come nelle case dei poveri
ma non lo indosso più
per uscire dalla mia casa
nel mio stazzo non ci sono
né pecore, né agnelli.
Comunque
lo tengo lo stesso lì, a portata di mano
tanto per fare un po’ di coraggio alla solitudine
o per quando verrà a trovarmi qualcuno
che ha un po’ più freddo di me
ma, soprattutto, sta appeso lì
per quello strano Angelo dai capelli d’argento
che si stanca di cieli e voci celestiali,
e tutte le volte che arriva il Natale, scappa
dal suo immutabile Inverno
e torna da me, a far scoppiettare
le nostre quattro chiacchiere
sempre le stesse
per il tempo concesso ad un ceppo
prima di scomparire nel fumo
di un camino.
Sandra Ballardini,
8 Dicembre, 2012
Sandra Ballardini è nata a Faenza (RA) . Ha vissuto fino al 1980 nella città di Ravenna e successivamente si è trasferita in provincia di Salerno, a Cava de’ Tirreni, dove vive tuttora.
Ha pubblicato nell’anno 2011 il suo primo libro di poesie, La vita lavata – Viaggio rosso in acque tinte. Nel 2012 la poesia “Il Pastrano bianco” ha ottenuto il primo premio per la poesia (sezione libera) all’VIII Edizione Concorso Internazionale Natale ieri ed oggi 2012 – Accademia Internazionale d’Arte, Cultura e Società “Alfonso Grassi “ di Salerno.
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immagine: Vincent Van Gogh, il giardino di Daubigny, 1890, Hiroshima Museum of Art, Japan