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Noi eravamo presenti con una postazione indipendente all’ingresso della Villa Borromeo per la raccolta di firme con richiesta di dimissioni del Premier che, tra l’altro, ha visto l’eccezionale adesione di circa 1.500 cittadini. Essendo perciò nel cuore della manifestazione, abbiamo avuto modo di apprezzare la serenità, l’ironia ed anche la goliardia del grandissimo numero di giovani, di famiglie e di persone di ogni età che hanno civilmente manifestato il proprio dissenso nei confronti di questo governo.
Gli scontri si sono verificati lungo una via laterale (Via Beretta) dove un gruppetto di persone voleva oltrepassare il blocco delle forze dell’ordine che impediva l’accesso a Villa San Martino. Noi crediamo che un corteo debba essere autorizzato e debba seguire un tracciato concordato e stabilito e che, giustamente, nessun Paese civile potrebbe lasciare in balia dei manifestanti malintenzionati l’abitazione del Primo Ministro, chiunque esso sia e qualunque sia il suo nome. Noi, inoltre, stiamo sempre dalla parte dei lavoratori e sappiamo benissimo che le forze di polizia sono composte da lavoratori dipendenti, spesso giovani, che svolgono un lavoro duro e rischioso e non fanno altro che mettere in atto le direttive ricevute. Se poi all’interno di essi, è presente qualcuno che usa il manganello con disinvoltura, sarà perseguito e giudicato nei termini di legge.
Infine, dato che siamo per la tutela sia della proprietà privata che dei beni pubblici, condanniamo l’inciviltà di coloro i quali hanno imbrattato i muri dell’ingresso degli uffici comunali, uffici di noi cittadini.
Sottolineiamo, infine, la strumentalità di alcune affermazioni che fanno un collegamento diretto tra la manifestazione del dissenso e gli incidenti che ne sono seguiti. La critica, anche dura, ed il contrasto politico devono essere sempre garantiti e devono essere espressi civilmente, come dimostrano le tante manifestazioni organizzate dal Partito Democratico, a cui hanno aderito milioni di persone senza che un’auto, un muro o una vetrina venisse rovinata.
Il Direttivo del Partito Democratico di Arcore
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