Il PD dilaniato tra primarie e sconfitte

Genova ieri, e prima ancora Cagliari, Milano, Napoli  ecc., sempre più spesso il candidato su cui punta il PD viene sconfitto da un "concorrente" spuntato a sinistra (a Torino Fassino vinse, e bene, perchè il concorrente più forte era l'esponente dell'ala cattolica).L'estabilishment del partito guarda al centro (verso l'UDC, che spesso viene utilizzato come minaccia per i riottosi membri di giunta/consiglio come ricatto: "o votate così oppure vi sostituisco con l'UDC") mentre i suoi elettori guardano a sinistra.Lontano dalla "casta" e dal "Vaticano".L'ennesima dimostrazione che è stato un errore mettere insieme gli ex PCI con gli ex DC (o, se vogliamo, gli ex DS con gli ex Margheritini).Cosa succederà alle prossime elezioni?E' agghiacciante pensare, per esempio, che il partito in Grecia oggi favorito per le elezioni di aprile è la Nuova Democrazia, ovvero il partito che ha truccato i conti pubblici ed ha portato al disastro l'intera nazione.E' facile supporre che solo un evento fatale potrebbe impedire agli italiani di votare, parallelamente, per Berlusconi un'altra volta.Siamo quindi costretti a tifare perchè il governo di Monti duri il più a lungo possibile (ci siamo già dimenticati di Sacconi? Di Gelmini? Di La Russa? Di Calderoli?), perchè le probabilità di rivedere certi "rappresentanti" è fortissima.Il PD non riesce a fare argine, non ha una leadership forte e non ha nemmeno una politica forte. Basta un candidato con una faccia pulita, idee chiare, lontano dalla "casta" e quindi che non puzzi di "politica di professione" per sbaragliere i candidati ufficiali.Outsider che vengono generalmente da sinistra.Mai come oggi c'è stato un così evidente distacco tra i vertici del partito, la "testa" che guarda al centro, ed i suoi elettori col "cuore" a sinistra.Rassegnamoci: Moretti aveva ragione.Per ragioni anagrafiche il PD potrà sperare di vincere non quelle del 2013, ma quelle del 2033.Forse.