Anni ’70. Casaubon, Diotallevi e Belbo lavorano in una piccola casa editrice milanese, che inizia a specializzarsi in pubblicazioni esoteriche. E così un po’ per lavoro, un po’ per scherzo, i tre iniziano un curioso gioco, che definiscono “il Piano”: reinterpretare gli ultimi sei secoli di storia nell’ottica del misterioso complotto che avrebbe avuto origine con Cavalieri Templari, ai tempi delle Crociate. Ma, iniziato come scherzo goliardico, il Piano inizia gradualmente a diventare qualcosa di più; ogni nuovo pezzo del puzzle che trova un suo posto nel disegno globale della storia, non fa che aumentare l’irrequietezza dei tre amici, che cominciano a temere di essersi infilati in un affare più grande di loro…
Personalmente non l’ho mai letto, me lo hanno prestato diverse volte. Lo apro, leggo due, tre dieci, fino a cinquanta pagine, poi lo chiudo e lo lascio sul comodino, dopo qualche giorno lo riporto in libreria e dopo qualche giorno lo riconsegno al proprietario.
Eppure rimane sempre un grande libro, uno di quelle pietre miliari da dover leggere almeno per il rispetto della letteratura.
Ovvio è che quando lo si inizia non bisogna fare paragoni con altri libri di Eco. Dobbiamo fare piazza pulita nella nostra testa e concentrarci su quel volume.
E’ anche vero che conosco poche persone che lo hanno finito, ma quelle che lo hanno fatto lo descrivono per quello che è, un libro da leggere.
E voi??? Lo avete letto? Che ne pensate?
Vi state chiedendo se Veronica lo ha letto vero? Io eviterei di farle questa domanda… potrei ritrovarmelo in testa! ;-)
Buona lettura
Alessandra