Durante le elezioni per il sindaco di Milano, più volte avevo visto e disapprovato il faccione sorridente di Ornella Vanoni, candidata con “Milano al centro” nella lista pro-Moratti, sui manifesti disseminati per Milano. Pur adorando immensamente la sua voce di velluto, le ho inviato parecchie maledizioni a causa di quella scelta a dir poco opinabile. Molto più estremo è stato Blugino che ha condito gli insulti da un odio profondo, tant’è che ogni volta che sente “Senzafineeeee” nella pubblicità (delle mozzarelle, mi pare) è vittima di forti conati di vomito e una miliardina di spasmi.
A me lei come artista continua a piacere, ma quella minchiata mi aveva abbastanza inorridito. Mò vengo a scoprire che ieri sera, la Ornellona a un concerto a Ostia si lascia andare a dichiarazioni abbastanza amareggiate e politiche sulla condizione di coma irreversibile in cui riversa il nostro paese e sul nostro amatissimo premier dalla faccia di gommapiuma.
Il Corriere riporta queste frasi di Ornella:”L’Italia fa schifo. Io me ne vado da questo Paese. Berlusconi è un ladro. Lui ha triplicato il suo capitale e a noi ci ha tolto tutto. Non esiste più il ceto medio“.
A parte il fatto che trovo abbastanza inquietante che sia stata subissata di fischi (ma che era un raduno del Partito dell’ammmore sotto mentite spoglie?), mi verrebbe da dirle: uhm, ben svegliata, Ornella. Dove hai campato fino e mò? Te ne sei accorta solo ora poichè eri ibernata fino a questo aprile o lo sapevi benissimo quando ti sei candidata per la Moratti? No, perché, a parte i calci in culo che Letiziona ha avuto dal Berlusca quando è stata sfanculata dai milanesi, i due erano praticamente la stessa cosa. Evviva la coerenza, Ornella.
Però almeno sono contento che ti sia ravveduta e soprattutto che tu abbia sfidato tutto e tutti e ti sia beccata pure una denuncia, non si capisce bene per cosa. Ah, no, aspetta, cosa leggo qui? Il Messaggero riporta che Ornella abbia ammorbidito un po’ i tono: ”Non ho mai pronunciato la parola ladro. Ho detto che me ne voglio andare da questo paese, cosa che a Milano si dice ogni giorno. Ho detto che non se ne può più, questo sì“.
Uhm, che dietro-front. Anche se ha abbassato un po’ il tiro, Ornella comincia a riguadagnare la mia stima, anche perché non mi è abbastanza chiaro il motivo per il quale non avrebbe dovuto esprimere i suoi pensieri politici e non: siamo ancora in democrazia o stiamo tornando al fascismo? Uhm, ora che ci penso, l’assessore Amerigo Olive ha detto che vent’anni fa l’avrebbe menata, dimostrando grande eleganza e signorilità. Credo che quest’ultima affermazione possa farvi trarre da soli le conclusioni su quale sia la risposta alla mia domanda.