Vince il Festival di Sanremo 2012….Arisa! Ehm, no, purtroppo no, l’ha vinto quella cessa di Emma e quella canzone che sfrutta le nostre inculate lavorative come se lei ne sapesse qualcosa. Maria De Filippi ringrazia la RAI per questo terzo gol.
Seconde Arisa e Noemi che ho adorato entrambe e che sono le vere vincitrici morali di questa edizione: soprattutto Arisa che in questi anni ha cominciato un percorso musicale per affrancarsi dal personaggio costruitole ai tempi di Sincerità e permettere a tutti di vedere quanto è talentuosa e cazzuta.
Emma tra l’altro ha confermato tutto il suo essere cazzona senza talento, quando ha dovuto richiedere il gobbo per citare gli autori della sua canzone. Cioè, tanto che senti questo pezzo non sai manco chi spaccimma te l’ha scritto, che figura di merda.
Ecco un po’ di commenti sparsi sull’evento:
- L’intro: allora, voi non avete visto in che stato stavo alla fine di questo intro di merda. Ero nervosissimo e sputavo veleno manco mi fossi tramutato in un covo di vipere.
Il Festival si apre con una serie di baci per celebrare l’amore su una coreografia di Daniel Ezralow. Sapevo razionalmente che sarebbe stato impossibile vedere una coppia lesbica e una coppia gay su quel palco, ma dentro di me c’era una piccola parte che se ne era illusa. Ed ecco che un sacco di coppie eterosessuali si limonano anche molto volgarmente e degli omosessuali non c’è traccia.
Nel 2012 siamo ancora a questo: noi gay esistiamo per essere sfottuti e creare polemica, in modo da ottenere audience, ma siamo praticamente inesistenti quando si parla o si celebra l’amore. Tra I Soliti Idioti, Morandi e le sue uscite e questo ignorarci finale, questo è sicuramente stato il Sanremo più omofobo del muovo millennio (ma forse anche di quello vecchio). Che schifo.
- L’intervento di Celentano: spero che smettano una volta e per sempre di rivestire quest’uomo, fino a dieci anni fa semplice cantante, del ruolo di intellettuale/politico/opinionista/sotuttoilcazzoio/sonoilnuovomessia che gli hanno attribuito senza alcun senso evidente, soprattutto alla luce di tutte le critiche ricevute che non sono sicuramente arrivate solo da un “lato politico”. Questo ha fatto un paio di programmi il sabato sera sulla RAI qualche anno fa, ha inventato quella cagata del “siete rock” e ha rotto le palle con interventi telefonici lunghissimi e soporiferi ad Annozero ed ha assunto il ruolo di nuovo vate. Questa volta il suo intervento aveva un lato positivo e un altro negativo rispetto a quello precedente: il primo è che, almeno, ci ha sfrantumato i coglioni per mezz’ora invece che un’ora intera; il secondo è che non sapeva nemmeno che cazzo dire, ha farneticato cose random senza nemmeno il piglio provocatorio che l’aveva contraddistinto, così da rifilarci un polpettone mezzo buonista e vuoto come al solito. Bravo Adriano, hai vinto il premio televisivo come momento più inutile dell’anno.
- Gli interventi di Geppi Cucciari: allora, mi sono iscritto al gruppo Geppi Cucciari a Sanremo 2013. Questa donna è tutto. I pochi momenti in cui è apparsa ha praticamente mostrato a tutti come dovrebbe essere una buona serata sanremese e televisiva in generale. Veloce, dalla battuta pronta, piena di ritmo e perfettamente calzante con i tempi e gli stacchi, Geppi Cucciari ha tenuto la scena più di Morandi, Papaleo, Ivanka, Belen, Canalis e Luca e Paolo messa assieme. E poi mi ha fatto sganasciare ogni volta che apriva bocca, prendendo per il culo tutto e tutti. Immensa e ancora di più quando tra una risata ed un’altra ha spostato l’attenzione lanciando un appello per non dimenticare Rossella Urru, la 27enne sarda rapita da Al Qaeda in Algeria il 23 ottobre scorso.
- L’esibizione dei Cranberries: No cioè, non potevano nella seconda parte della serata farci sentire di più la splendida voce di Dolores O’Riordan? La performance dei Cranberries con Zombie e Tomorrow è stata molto emozionante. Ultimamente sto riscoprendo parecchio questo gruppo e quindi vederli l,ive a Sanremo mi ha convinto sempre di più a volerli vedere in concerto questa estate. Ma che voce ha lei? Sembra un angelo. Cazzutissimo, ma pur sempre un angelo. Dolores poi è stata fenomenale quando ha sfanculato Sanremo e Morandi, rispondendo che no, prima di venire in Italia non aveva mai sentito parlare della manifestazione. Brava e sincera, e la faccia di merda di Morandi è valsa oro.
- Gli intermezzi del giovane Montalbano: altro che Francesco Renga, Michele Riondino for president. Ogni volta che inquadravano quest’uomo ero tutto un fremito. Ma quanto cazzo è bono ed affascinante? Credo proprio come comincerò a seguire questo Giovane Montalbano.
In conclusione, ribadirò i concetti esposti precedentemente negli altri post, questo Sanremo è stato televisivamente parlato semplicemente osceno sia culturalmente che televisivamente parlando, musicalmente invece se l’è cavata. L’ultima serata del festival ha confermato l’incapacità degli autori e dei presentatori tutti. È stata a dir poco geniale l’idea di concentrare tutte le esibizioni velocemente nella prima parte per poi avere due ore di nulla cosmico ad ammazzare i coglioni dei telespettatori. E ancora più geniale è stato annunciare il vincitore dopo queste due ore di nulla, in maniera diretta e senza nessuna suspence, che magari uno nel frattempo, forse forse, era andato a pisciare, se era addormentato, era andato a farsi una partita a scopa, a pulire la casa, a farsi ‘na passeggiata.
No, ma veramente che ci stava twitter che almeno mi sono sganasciato dalle risate. E infatti, questa edizione la ricorderò soprattutto per questo e per gli incredibili spot di Coconuda, con quella sfranta tronista tamarra e quelle quattro racchie che si bagnano quando la vedono arrivare e di Fiordaliso, Kilocal e delle sue vampate. Come farti andare al cesso senza bisogno di activia. Marcuzzi, prendi nota.