Magazine Diario personale

Il perché

Da Fioridilylla @c_venturini

Il perché

Alberi del Friuli Venezia Giulia
Immagine di Venturini Carolina

Ho ricevuto il primo contributo di una persona che ha scelto di investire del denaro nella mia formazione. Grazie a questa donazione, sabato prossimo potrò partecipare a un convegno e a un workshop sul crowdfunding e donazioni 2.0.. La persona mi ha proposto questa opportunità: ho accettato con grande riconoscenza, commozione e incredulità. Cercherò di realizzare fotografie e video, di prendere quanti più appunti possibili in modo  da condividere con voi quest'esperienza e rendere ancora più fruttuoso un dono davvero prezioso. Sapere che ci sono persone che credono in me tanto da aiutarmi ad acquistare due biglietti per un evento nazionale importante mi ha trasmesso un senso di calore molto bello. Questo gesto di amicizia è molto importante. Il mio grazie è sincero e sentito.
La domanda nasce spontanea: perché alcune persone sono disposte ad investire su di me e altre no? Nello specifico: perché "estranei" sono disposti a donare del denaro per la mia crescita e le aziende con cui ho avuto a che fare non sono mai state disposte a versare un euro per il mio lavoro (che pure elogiavano e, una volta lasciato, hanno continuare a imitare o seguire "per sommi capi" raggiungendo risultati anche grazie a quel che ho trasmesso loro nel momento in cui l'entusiasmo era "caldamente richiesto" e la fiducia era "dovuta")? Lavorare a contatto con il mondo della dipendenza (realtà che mi riguarda a causa della mia situazione economica) mi spinge a chiedermi il senso di ciò che accade e di ciò che ho vissuto. Perché si compiono certe scelte, perché accadono determinati avvenimenti? Perché si deve vivere certe prove, perché non è possibile risolvere "tutto" con pochi cambi di parole e qualche stratagemma verbale simile a una iniezione di grinta a tempo? 

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