Il mercato immobiliare segue un percorso ciclico. Sale, scende, poi risale. E così via. È sempre stato così. Raggiunge il picco più alto, poi flette lentamente verso il basso, tocca il suo minimo e poi ricomincia l’ascesa. Quanto dura questo percorso? Dipende. L’ultimo grande ciclo immobiliare è durato otto anni: dai minimi del 2000 ai massimi del 2008. Da allora è iniziata la flessione che, oggi, accusa il crollo maggiore con quotazioni rientrate ai livelli del 2004. Tra luglio e settembre di quest’anno, inoltre, secondo i dati comunicati dall’istituto di ricerche Nomisma, le compravendite sono scese in media del 25,8% rispetto a un anno fa, con picchi del 26,8% nel solo settore residenziale dove il numero di operazioni di vendita/acquisto è sceso sotto 100 mila. Numeri in peggioramento rispetto al -24,9% del trimestre precedente.
Il rischio è di tornare ai livelli degli anni ‘80 quando il numero delle compravendite di abitazioni era sceso sotto le 500 mila. A giocare contro il mercato per eccellenza “rifugio” delle famiglie italiane, sono principalmente l'incremento della tassazione e la difficoltà di accesso al credito oltre la paura di impegnare i soldi nel lungo termine vista la crisi in corso
LE CITTA’ CHE PERDONO DI PIU’ Bologna: -30% Palermo: -28,1% Roma: -27,5%, con picchi del 32,6% nell’hinterland Milano: -27,2% Firenze: -26,6%
LE CITTA’ PIU’ CARE (euro/metro in media e variazione in un anno) Venezia: 3.486 / -3,1% Roma: 3.486 Milano: 3.310 / -3,8% Firenze: 2.700 / -6% Bologna: 2.317 / -4,2% Napoli: 2.033 / -4,1%. TRATTO DA PANORAMA.IT 22 Novembre 2012