Agognate vacanze, dannate valigie. Che stress, infatti, quando si tratta di prepararle! Operazione che – quando si parla di famiglia – viene nella stragrande maggioranza dei casi espletata dalla donna, nei giorni precedenti il viaggio improvvisamente colta da raptus di nervosismo, dettato dall’incombenza che talvolta non consente di sbagliare causa l’impossibilita’ (reale o presunta) di rimediare a destinazione.
Il 25 % delle signore addette al “confezionamento” della valigia confessa di patirne lo stress, che per alcune diventa esponenziale se c’e’ da preparare anche il necessaire dei bambini. Tremila gli interrogativi che le assalgono durante le ultime giornate prima del viaggio. Quanti cambi devo portare per una giornata al mare? Fara’ fresco la sera? Porto le sue merendine o i suoi yogurt preferiti, nel caos non li trovassimo li’? Quattro ore piu’ o meno per approntare i bagagli per la vacanza (anche se c’e’ chi confessa di impiegare fino a dieci ore). Con qualche donna che arriva ad affermare che una giornata lavorativa adduce meno stress.
C’e’ da dire che il sesso femminile abbonda per indole quanto a capi di vestiario da portare con se’. Un’indagine britannica (ma in Italia e’ da ritenersi vi sia sintonia) svela (o conferma) che le donne riempiono la valigia di vestiti inutili, inserendone il doppio di quelli che realmente useranno.
Il campione preso in esame – per un viaggio di 15 giorni – in media “imballa” 44 vestiti e ne usa poco piu’ della meta’ (circa il 61% di quelli compressi in valigia). La trousse da viaggio media si compone di 18 top, 12 paia fra gonne e pantaloni e almeno 6 bikini.
Mani fra i capelli poi quando si scende a dissertare di scarpe da abbinare agli abiti per la serate: 8 il numero di paia considerato congruo, ma molte riescono ad infilarne una decina, salvo poi calzarne solo la meta’.
E come si fa a preconizzare se le cene saranno semplici, informali, sportive, eleganti o addirittura raffinate? Quindi, abbondando con abiti e decolleté, si spara nel mucchio ed il rischio di essere out viene esorcizzato. Con buona pace dei mariti che, bofonchiando (per non esagerare), quelle valigie sono chiamati in genere a trasportare o caricare in auto. Sperando che al ritorno non siano rese piu’ pesanti da abiti o accessori acquistati come souvenir.
Francesco Rella @Fallo Sapere