Jimi Hendrix è stato votato come il più grande chitarrista della storia Rock da una giuria di esperti selezionata dalla Rivista specializzata Rolling Stone.
Nella Top Ten figurano Eric Clapton (2°) e Jimmy Page dei Led Zeppelin (Medagli di Bronzo) ed a seguire tanti altri grandi: da BB King a Van Halen. Mi ha sorpreso il fatto che in questa speciiale classificata non figuri David Gilmour dei Pink Floyd ma si sa che in certi campi i gusti sono opinabili.
Comunque il più grande è il mitico, leggendario, inarrivabile Jimi Hendrix.
Ricordo ancora il suo doppio “Eletric ladyland”. Mi arrivò per caso, nei primi anni settanta. Lo scambiai con un amico che lo detestava; in cambio si accontentò di una cassetta che conteneva degli insulsi brani romantici di una cantante italiana di cui non ricordo neppure il nome; non avevo altro da dargli se non quella cassetta.
Jimi Hendrix esplose nella mia testa e nel mio cuore come dei fuochi d’artificio che non ti aspetti di vedere.
E’ morto a 27 anni, troppo presto, come altri dannati del Rock: Janis Joplin, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Whinehouse.
Se fosse vissuto ancora, chissà quante altre emozioni ci avrebbe regalato con la sua Fender che a Woodstock si mise a suonare persino con i denti. Pazzesco. Grandioso e sregolato Jimi, come tutti i geni.
Io penso che nell’aldilà qualche angelo approfitterà della sua presenza per incominciare ad intonare dei canti accompagnato dalla sua chitarra.
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