Magazine Diario personale
Filosofo, matematico, pacifista che costruiva le sue macchine non per portare guerra ma per difendersi da eventuali attacchi, vissuto nel terzo secolo a.C. a Siracusa.
Annalisa Stancanelli nel suo libro dedicato a questo genio italiano famoso in tutto il mondo, "Archimede e il mistero del planetario", ci racconta di scienza, storia, filosofia ellenistica, inframmezzate da misteri che in quel periodo coinvolsero il nostro genio. Un libro che sta a cavallo tra romanzo noir e storia, scritto con vivacità. Vuole con spirito da cronista, indagare e risolvere questi misteri che aleggiarono attorno alla figura del celebre personaggio. Abile giornalista della testata siciliana "la Sicilia", docente di lettere e appassionata di storia ci porta indietro in quel tempo dove Siracusa era parte della culla della cultura e della civiltà. Tra magia, avvenimenti storici e thriller troviamo Archimede alle prese con la guerra,. Egli, infatti, ebbe l'incarico di progettare e realizzare delle macchine per poter difendere l'intera città, un assassinio e il mistero del segreto della camera di Thot, dove si trova uno scrigno sigillato.
Archimede tra tutte le sue macchine costruì anche il Planetario Astronomico. C'è anche un altro interessante libro di Giovanni Pastore Il Planetario di Archimede ritrovato, Giovanni Pastore
Purtroppo ho trovato solo il sito dell'autore ma non il libro se voi ci riuscite, meglio perché come si legge nella presentazione dell'autore dovrebbe essere molto interessante. Giovanni Pastore, laureato in ingegneria meccanica ha collaborato ancora prima di terminare l'Università, con la Fiat di Mirafiori, quindi è stato ufficiale dell'esercito nello stabilimento di Nola per il collaudo dei mezzi corazzati (Leopard e M113), oggi esercita la libera professione ma insegna anche in vari centri universitari.
Cicerone riferisce che dopo la conquista il Console Marcello riportò a Roma un globo celeste ed un planetario. Quest'ultimo mostrava la Luna sopra la Terra immobile, le eclissi lunari e quelle del sole e i moti degli altri cinque pianeti allora noti: Venere, Marte, Giove e Saturno.
Anche Ovidio ne parlò e Claudiano nel suo epigramma "In spheram Archimedis" scrive che questo oggetto era racchiuso in una sfera di cristallo. Purtroppo a noi non è giunto nulla di questa grande opera , nel 1974uno storico delle scienze, derek J. De Solla Price affermò che il Planetario funzionava come il meccanismo di Antikythera, risalente al I secolo a.C.. L'anno seguente però venne smentito da uno storico astronomo, Neugebauer, perché secondo lui, era impossibile che potesse esistere un meccanismo in grado di combinare moti diurni degli astri attorno ai poli con moti del Sole, della Luna e degli altri corpi celesti seguendo l'eclittica, come invece ha tramandato Cicerone.
Cicerone, Tusculane disputationae I,
(Latino)« Nam cum Archimedes lunae solis quinque errantium motus in sphaeram inligavit, effecit idem quod ille, qui in Timaeo mundum aedificavit, Platonis deus, ut tarditate et celeritate dissimillimos motus una regeret conversio. quod si in hoc mundo fieri sine deo non potest, ne in sphaera quidem eosdem motus Archimedes sine divino ingenio potuisset imitari. »
Traduzione: In realtà, quando Archimede racchiuse in una sfera i movimenti della Luna, del Sole e dei cinque pianeti, fece lo stesso che colui che nel Timeo edificò l'Universo, il dio di Platone, e cioè che un'unica rivoluzione regolasse movimenti molto diversi per lentezza e velocità. e se questo non può avvenire nel nostro universo senza la divinità, neanche nella sfera Archimede avrebbe potuto imitare i medesimi movimenti senza un'intelligenza divina. Nel luglio del 2006 durante uno scavo è stato portato alla luce, nella piazza del mercato civico di Olbia un frammento di una ruota dentata. Dopo approfondimenti si è giunti alla conclusione che questo reperto risale al III secolo a.C. è in ottone è dotata di una serie di denti curvi e si suppone che sia una parte del famoso Planetario di Archimede. Per informazioni più approfondite vi consiglio i seguenti siti: Giovanni Pastore, Ministero dei beni e delle attività culturali Da YouTube i filmati : Il Planetario di Archimede parte prima
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