L' arte del plissè è sempre più presente nel mondo della moda, anche se è
un'arte decisamente antica, infatti gli addetti ai lavori si avvalgono
delle tecniche provenienti da una passato molto lontano. La sua storia
proviene dagli egizi: il tessuto, di solito lino, veniva con appositi
strumenti di legno e grazie all'acqua e al sole, pieghettato.
Il
plissè è comunque legato al nome di Mariano Fortuny, creatore della
famosa tunica Delphos, che nel 1909 brevettò il proprio plissè. In
seguito, tanti altri hanno dato il proprio nome ai tipi di
plissettatura, ad esempio Madame Grès e Issey Miyake. Roberto Cappucci è
stato un mago di questa tecnica, creando abiti che sono stati
esemplari di bellezza e perfezione, tanto da comparire in mostre e
musei. Avvicinarsi a questa tecnica di lavorazione è
un po' come riscoprire un mondo antico, dalla vena romantica. Oggi si
presenta in innumerevoli varianti: dal più famoso soleil, costituito da
piegoline regolari e fitte, per un effetto vaporoso e leggero, alla
versione più ampia con pieghe meno definite, ma pur sempre con
risultati chic e sartoriali. Si ottiene ricoprendo di resina il tessuto
nei punti richiesti dal disegno, che poi viene trattato con soda
caustica che fa raggrinzire le zone libere, lasciando immutate le zone
resinate; nel caso di fibre termoplasiche invece, si interviene con il
calore. Per la prossima primavera-estate non farà sentire la sua
mancanza, tante infatti le comparse sulle passerelle, fluttuanti e
femminili, ecco alcuni modelli proposti da ETRO,JUST CAVALLI, ANTONIO
MARRAS, PRADA, FENDI E BOTTEGA VENETA.
Lolli





