L’uomo di Gaza non riesce a dormire la notte. Ha provato anche con la droga, ma non lo aiuta, anzi, peggiora le cose. Daphna gli ripete che lo tirerà fuori da lì e non deve preoccuparsi, che lo richiamerà tra qualche giorno.
Un giovane ufficiale dei servizi segreti israeliani specializzato nella prevenzione di attentati, in seguito alla morte di un prigioniero, ha un incarico differente dal solito. Deve conoscere, fingendosi un aspirante romanziere, l’affascinante e misteriosa scrittrice Daphna. E’ israeliana, ma i servizi segreti vogliono utilizzare lei per entrare in contatto con il suo amico Hani, un importante poeta palestinese. L’ufficiale, svolgendo questo suo incarico, entra in crisi perché non sa più cosa è giusto e cosa è sbagliato…
Leggendo questo libro di Yishai Sarid si scopre come le certezze del protagonista crollino facendo riaffiorare in lui sentimenti creduti dimenticati dopo anni di attentati, duri interrogatori e torture. La missione comunque prosegue seguendo il senso del dovere. Un libro, già vincitore del Grand Prix de Littérature Policière 2011, che mostra le numerose contraddizioni dell’Israele dei giorni nostri e le relazioni tra i vari settori della società. E che ci fa scoprire come si può vivere in un paese in guerra sempre sotto pressione e come tutto ciò possa determinare la morale della collettività e di ogni individuo.
(di Simone Ruffini)
Yishai Sarid
Il Poeta di Gaza
(traduzione di Alessandra Shomroni)
Edizioni e/o
2012