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Il primo ritratto del nostro sistema solare

Creato il 12 settembre 2010 da Sabrinamasiero

Il primo ritratto del nostro sistema solare

Cliccate sull’immagine per ingrandire. Fonte NASA.

Era il giorno di San Valentino, e precisamente il 14 febbraio 1990, quando le camere a bordo della sonda Voyager 1 della NASA puntarono in direzione del Sole con l’obiettivo di ottenere una serie di immagini della nostra stella e dei pianeti che si era lasciata alle spalle, realizzando il primo vero “ritratto” del nostro Sistema Solare.

Per ottenere un mosaico di 60 immagini, il Voyager 1 fece parecchie foto del Sistema Solare interno ad una distanza di circa 6,4 miliardi di chilometri e a circa 32 gradi sopra il piano dell’eclittica dove si muovono tutti i pianeti (a parte Plutone, declassato nel 2006 a pianeta nano, e membro della fascia di Kuiper, ossia della fascia di asteroidi oltre l’orbita di Nettuno).

Qui 39 frame a grand’angolo legano fra loro sei dei pianeti del nostro sistema solare. Nettuno, il più esterno, è ad una distanza 30 volte maggiore della distanza Terra-Sole. Il nostro Sole è l’oggetto luminoso che osserviamo nella parte centrale del cerchio formato da vari frame. L’immagine a grand’angolo del Sole è stata ottenuta con il filtro più scuro della camera, e con il tempo di esposizione più breve (5 millesimi di secondo) per evitare il fenomeno di saturazione della luce. Il Sole è solo un quarantesimo del diametro che avrebbe se osservato dalla Terra, ma è ancora molto luminoso, circa 8 milioni di volte più luminoso della stella più luminosa del nostro cielo, Sirio. Il risultato è un’immagine con varie riflessioni nella camera nella banda ottica.

Le immagini a grand’angolo intorno al Sole mostrano inoltre vari artifici che si possono attribuire alla luce rifratta nella regione ottica. Queste immagini sono state ottenute con un filtro più chiaro e con un tempo di circa un secondo di esposizione. Nei rettangoli i pianeti ingranditi molte volte.

Il primo ritratto del nostro sistema solare

Le immagini della Terra, di Venere, Giove, Saturno, Urano e Nettuno sono state acquisite man mano che la sonda stava già costruendo il mosaico a grand’angolo, Giove si osserva ben risolto, insieme a Saturno che non mostra i suoi anelli. Urano e Nettuno appaiono più grandi di quanto lo siano, per il moto della sonda durante la lunga esposizione di 15 secondi. Da questa enorme distanza del Voyager La Terra e Venere sono dei semplici puntini luminosi.

Fonte NASA: http://nssdc.gsfc.nasa.gov/photo_gallery/photogallery-solarsystem.html .
Per ulteriori informazioni:
http://voyager.jpl.nasa.gov/index.html .

Sabrina


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